di Sandrino Bruno
LA PRESENZA DELLA ROSA IN DUE MONETE CONIATE DA FILIPPO E NICOLA SPINOLA, NEL XVIII SECOLO, NELLA ZECCA PIEMONTESE DI TASSAROLO RIMANDANO A SIMBOLI TEMPLARI.
Lettori di questa rivista e amici appassionati di numismatica ricorderanno forse due miei interventi sulle monete coniate dai conti Spinola. Ritorno sullo stesso argomento, questa volta per esporre alcuni dati che potrebbero confermare la mia tesi su come, in alcuni conii, fossero celati elementi che indicassero l’appartenenza all’Ordine dei Cavalieri templari di quella nobile stirpe (si veda l’articolo su «Panorama Numismatico», n. 250, aprile 2010).
Come scrivevo in quell’occasione, l’ongaro della rosa di Filippo Spinola (1616-1688) è l’unica moneta di mia conoscenza, tra quelle di Tassarolo, nella quale è raffigurato un fiore (la rosa gallica o pendulina) anziché i soliti busti del conte, lo stemma, San Nicolao patrono di Tassarolo, la beatificazione di Carlo Spinola martire in Giappone.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr. 303 – febbraio 2015 (numero esaurito).
Le rivisitazioni storiche fanno tradizionalmente parte della numismatica. Solitamente permettono, nella monetazione e nella medaglia celebrativa di personaggi ed eventi, che l’artista enuclei esplicitamente e sinteticamente una visione significativa tra realtà e simbolo del tema proposto. Si evidenzia sempre il dato fondamentale.
Pierino Monassi si è accostato con frequenza alla Storia dell’epoca medioevale, che sta alla base dell’Italia e dell’Europa moderne. Sono parecchie le medaglie dedicate all’Età di Mezzo: sovrani longobardi, condottieri, castelli, poeti quali Dante. In queste medaglie l’artista ha realizzato ritratti, sintesi iconografiche, strutture feudali, con aderenza storica e personale creatività.
La sua ultima realizzazione esce dal solito quadro per essere testimonianza documentaria riproducibile di un sigillo del XIII secolo. Si tratta del sigillo bifacciale del Maestro dei Templari Renaud de Vichier (1250-1252). L’Ordine religioso-militare dei Cavalieri del Tempio era stato fondato a Gerusalemme da Ugo de Payense e da altri otto cavalieri francesi nel 1118 per la protezione dei pellegrini ai Luoghi santi. Insediati da re Baldovino presso il Tempio e approvati dal patriarca latino, ottennero l’approvazione della loro regola dal pontefice Innocenzo III. Divennero un Ordine potente e ricco che nel XVI secolo attirò le cupidigie del re francese Filippo il Bello, il quale lo fece sopprimere e ne incamerò i beni.
di Sandrino Bruno – da Panorama Numismatico nr.250/Aprile 2010
NELLO STEMMA DELLA FAMIGLIA SPINOLA C’E’ UN MISTERO CHE UNA ATTENTA OSSERVAZIONE DELLE MONETE ORA HA RISOLTO!
Nel catalogo n. 55 dell’asta Varesi di Pavia dell’8 e 9 aprile 2010 ho notato con grande meraviglia un importante nucleo di monete degli Spinola. Per me, piccolo collezionista e studioso delle monete coniate a Tassarolo, questa è stata una bella occasione per poter ammirare dal vero degli autentici pezzi rari nonché poter confrontare e cercare eventuali difetti, errori o varianti proprio in questi tipi di conio (come è successo con il luigino del 1658 con la scritta PALLAT anziché PALAT di cui ho già scritto precedentemente1).