Per il catalogo curato da Fabio Gigante siamo arrivati alla ventesima edizione. Nel tempo il catalogo è stato costantemente migliorato ed ampliato. Attualmente è quasi interamente a colori, contiene numerose annotazioni storiche e numismatiche, ingrandimenti e spiegazioni particolareggiate sulle varianti e citazioni di passaggi in asta pubblica per gli esemplari più rari.
Il catalogo di Eupremio Montenegro è arrivato alla ventisettesima edizione, indubbiamente un bel traguardo che testimonia il successo e la fedeltà riscossi presso i collezionisti italiani. Questa edizione va ancora nella direzione di un completo restyling che vede soprattutto il passaggio dalle foto in bianco e nero a quelle a colori. Soprattutto qui segnaliamo una inedita introduzione sulla qualità delle monete dove sono spiegati i gradi di conservazione ed i criteri di valutazione. Tramite fotografi e ed esempi, l’autore indica ai lettori come arrivare a valutare una moneta giudicandola prima di tutto sulla base della sua qualità, se, cioè, abbia più o meno circolato, ma anche in base a difetti quali graffi, uso in gioielleria e stile.
Questo splendido volume, di grandi dimensioni, riccamente illustrato, si occupa delle monete mondiali emesse a favore della F.A.O. Come noto la F.A.O. (Food and Agricolture Organization – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) è un’agenzia delle Nazioni Unite con il mandato di accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produzione agricola, contribuire alla commercializzazione e alla distribuzione dei prodotti alimentari, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, soprattutto quelle rurali. Fu fondata, il 16 ottobre 1945, nella città di Québec (Canada) e, dal 1951, la sua sede si trova a Roma alle terme di Caracolla. Mi piace ricordare che un primo tentativo di creare un ente internazionale per la cooperazione in materia agricola si ebbe, nel 1905, ad opera di Vittorio Emanuele III, il re numismatico, il quale, assieme ai rappresentanti di altri 74 stati, sottoscrisse la creazione dell’Istituto internazionale di agricoltura. Le finalità erano certamente limitate in quanto era prevista solamente la raccolta e la pubblicazione di informazioni statistiche ed economiche relative all’agricoltura con la possibilità di elaborare delle proposte da sottoporre all’approvazione dei vari governi nazionali. All’istituzione della F.A.O. venne attuato un programma di cinque anni che, si pensava, sarebbe stato sufficiente a debellare il flagello della fame. Nonostante le iniziative si siano succedute negli anni, ancora oggi, la fame rimane la causa diretta o indiretta della morte di moltissime persone e la F.A.O. continua a fornire assistenza ai paesi nello sviluppo del settore rurale, agro-alimentare, e ad elaborare strategie e politiche per la riduzione della fame mondiale.
Simonluca Perfetto, già autore de La zecca dell’Aquila, opera pubblicata nel 2009, prende in esame una moneta, il denaro tornese, che ebbe grande successo in Abruzzo ed in generale nelle zecche del Regno di Napoli settentrionale. Inizialmente battuto in Francia, il tornese fu poi imitato nelle zecche dell’Oriente Latino, particolarmente in Acaja, da dove, molto svilito in peso e titolo, arrivò in Italia centrale. Per poco più di mezzo secolo, dal 1382 al 1436-1437 ci furono emissioni anche in Abruzzo, soprattutto a Sulmona. Nel 1439 il re Alfonso V d’Aragona concesse a quest’ultima città il privilegio di battere una nuova moneta, i nuovi tornesi prescritti al valore di due denari, probabilmente al tipo di quelli conosciuti per la zecca napoletana. Il progressivo svilimento del vecchio tornese fu determinante per la coniazione del doppio denaro che conservò lo stesso nome dei vecchi tornesi al tipo d’Acaja. (altro…)