Nel volume di Stefano Poddi Soldi di carta, si avvicendano storie appassionanti sul denaro e, in particolare, sul rapporto tra uomo e moneta.
Come scrive il Professor Guido Crapanzano nella Prefazione al libro, «il giudizio sul denaro varia a seconda del periodo storico e di chi lo esprime: dal denaro ritenuto “…lo sterco del diavolo” dalla Scolastica medioevale, passando per il “…pecunia non olet” di Tito Flavio Vespasiano, fino a “…il denaro è come il letame che non serve se non è sparso” di Francesco Bacone.
Il denaro è uno strumento, quindi non può avere valenze in sé, ne ha invece il modo nel quale è utilizzato, spesso il giudizio su questo diventa il giudizio sul denaro stesso.
Ormai da tanti anni Fabio Gigante ha affiancato al suo catalogo di monete italiane quello della cartamoneta, affidandone la redazione e la puntuale revisione a due specialisti del settore, Franco Gavello e Claudio Bugani. Siamo così giunti alla 13a edizione e questo nuovo traguardo testimonia il successo editoriale riscontrato presso i collezionisti e gli operatori del settore.
Numerose, come sempre, le novità che quest’anno non riguardano solo le valutazioni o qualche ritocco. Rispetto alle edizioni precedenti sono stati addirittura aggiunti sette capitoli, pari a ben 60 pagine.
Tre emissioni per ricordare grandi campioni dello sport
Un golfista, un calciatore e un podista sulle banconote di Scozia, Irlanda del nord e Finlandia, scelta inusuale ma popolare. E se l’avesse fatto anche la Banca d’Italia?
Le banconote sono per un paese non solo un mezzo di pagamento, ma anche il modo per mettere in risalto le proprie bellezze artistiche e naturali, e per celebrare i grandi personaggi che gli hanno dato fama e lustro. Così era naturalmente per l’Italia prima dell’euro, infatti a partire dalla nascita della Repubblica la Banca d’Italia ha dedicato banconote a 16 personaggi tra scienziati, musicisti, pittori ecc. Si tratta di una galleria di persone illustri di cui solo due vissute anche nel 20° secolo1: Guglielmo Marconi e Maria Montessori (unica donna del gruppo), oltre a Giuseppe Verdi morto nel 1901. Crediamo che a nessuno della Banca d’Italia sia mai venuto in mente di dedicare una banconota ad un grande dello sport, eppure proviamo ad immaginare quanto sarebbe stato popolare un biglietto per Dorando Petri, Silvio Piola, Giuseppe Meazza e Vittorio Pozzo, Fausto Coppi e Gino Bartali che si passano la borraccia sulle strade del Tour, i fratelli Piero e Raimondo d’Inzeo. E se poi si fosse per una volta fatta eccezione alla regola di non effigiare personaggi viventi, perché non celebrare con una banconota Livio Berruti, che taglia vittorioso il traguardo dei 200 metri alle Olimpiadi di Roma del ‘60, accompagnato da un volo di colombi. Un’immagine tra le più belle di tutto il nostro sport, indimenticabile per chi, come noi, la vide in diretta televisiva.
Scarica l’articolo completo Jack Nicklaus, George Best e Paavo Nurmi sulla cartamoneta tratto da Panorama Numismatico nr.312 – Dicembre 2015
Da 68 anni sul trono venerato come un dio
Il re di Thailandia Bhumibol Adulyadej Rama IX, essendo salito al trono lungo tempo tra tutti quelli viventi, cioè da 68 anni, seguito dalla regina Elisabetta II sul trono da 62 anni 1.
Rama IX nacque nel 1927 a Cambridge, Massachusetts, dove il padre si trovava per studiare il sistema sanitario degli Stati Uniti. Dato che, secondo una antica tradizione, un principe di sangue reale non poteva nascere fuori dal suo Paese, il Dipartimento di Stato americano dichiarò che la stanza dove stava per aver luogo il parto faceva parte del territorio della Thailandia… che il giorno dopo la nascita venne restituita al governo di Washington. Un anno più tardi ritornò in patria ma di lì a breve si trasferì con la famiglia in Svizzera dove studiò, arrivando ad ottenere presso un liceo classico di Losanna il “baccalaureat” in materie classiche tra cui latino e greco, cosa di cui è sempre andato fiero. Alla fine della Seconda guerra mondiale tornò definitivamente in patria dove dal 1935 regnava il fratello maggiore Rama VIII, che di lì a poco cadde vittima di un attentato. Perciò il giovane principe si trovò inaspettatamente sul trono e assunse il titolo di Bhumibol Adulyadej che significa “Forza della nazione e illimitato potere”.
- Pure 68 anni regnò Francesco Giuseppe – dal 1848 al 1916 – mentre il regno di Luigi XIV, il “Re Sole”, durò 72 anni, da 1643 al 1715, e quello della regina Vittoria, 64 anni, dal 1837 al 1901. ↩
La banconota, anche se conserva un valore intrinseco, quando pensata come supporto cartaceo può divenire materia d’arte. É quello che ha fatto Diego Ravotto, giovane artista bergamasco che, all’interno dei biglietti dell’Euro, ha inserito elemento estranei giocando con il mimetismo: piccole anamorfosi, elementi architettonici, innesti grafici discreti e dissimulati che dialogano con gli elementi delle banconote reali. Sono innesti che non cambiano la percezione della banconota, la quale rimane riconoscibile, ma ne alterano il messaggio ideologico, costringendo lo spettatore a una riflessione su un oggetto tanto familiare.