Salvatore Quasimodo vinse il premio Nobel per la Letteratura nel 1959, «per la poetica liricità con cui ha saputo esprimere le tragiche esperienze umane dei nostri tempi».
La medaglia che gli venne attribuita in quell’occasione è stata messa all’incanto da Bolaffi a Torino il 2 dicembre scorso, che l’ha battuta per conto del figlio del poeta, Alessandro Quasimodo, attore e regista. Partita da una base d’asta di 50.000 euro, è stata aggiudicata a un collezionista fiorentino, Matteo Cavedoni, per 125.000 euro, diritti inclusi.
Si prepara all’evento numismatico dell’anno la casa d’aste Bolaffi, che il 4 e 5 dicembre presenterà a Torino un prestigioso insieme di dieci aurei romani appartenuti al Metropolitan Museum of Art di New York e prima ancora alle più importanti collezioni di fine Ottocento. I dieci esemplari, estremamente ricercati e in ottimo stato di conservazione, appartenevano all’imponente raccolta che il museo vendette all’asta a Zurigo agli inizi degli anni Settanta e ora, dopo più di quarant’anni, ricompaiono contemporaneamente sul mercato. Nell’insieme di aurei, che da solo raggiunge una base d’asta complessiva di 160 mila euro, si ritrovano i profili di Augusto, Tiberio, Claudio, Aureliano, Antonino Pio, Probo, ma anche quello di Galeria Valeria, figlia di Diocleziano: il volto femminile effigia il top lot della vendita, che passerà sotto il martelletto da 50 mila euro di base d’asta (lotto 375).
Nell’asta numismatica che Bolaffi ha tenuto il 5 e 6 giugno scorsi è stata posta in vendita, per la prima volta, la medaglia “sbagliata” coniata nell’autunno 2013 dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per il primo anno di pontificato di Papa Francesco, la cui estrema rarità è dovuta a un refuso grossolano nell’incisione del rovescio che ha costretto il Vaticano a ritirarla dal commercio a pochi giorni dall’emissione. Secondo quanto comunicato dalla sala stampa vaticana, complessivamente ne sono stati venduti solo quattro esemplari.
La medaglia, coniata in circa 6.000 pezzi, in oro, argento e bronzo, con un diametro di 44 millimetri, è opera dell’artista Mariangela Crisciotti.