LE FIRME CHE COMPAIONO SU UN BIGLIETTO DEL BANCO DI NAPOLI NON SONO LE STESSE RIPORTATE SOLITAMENTE SUI CATALOGHI.
di Giovanni Carannante
Nella metà dello scorso anno ho notato un biglietto del Banco di Napoli da 500 lire con data 1/04/1885 (fig. 1) e con sommo stupore ho constatato che alcune firme erano diverse da quelle riportate su alcuni cataloghi.
Devo dire che una banconota del 1885 non l’avevo mai vista nel corso dei miei quarant’anni di collezionismo. Subito pensai si trattasse di una variante di firme (ritenendo sempre esatte le firme dei cataloghi, che riportano Pignataro, Cannaveri e Giannini, le stesse dell’emissione precedente: 1881); la prima firma “il ragioniere”, “cat. Pignataro”, sono riuscito subito a decifrarla perché è la stessa dell’emissione del 1877 (Ascione).
QUELLA DEGLI “UOMINI ILLUSTRI” FU UNA EMISSIONE PARTICOLARMENTE INNOVATIVA SIA PER LO STILE ICONOGRAFICO CHE PER LE TECNICHE CON CUI VENNE REALIZZATA
Agli albori del XX secolo l’attività economica del Mezzogiorno d’Italia registra una significativa impennata la quale, come è stato acutamente osservato da eminenti studiosi, consegue ad una più intensa industrializzazione, nonché ad un tasso di sviluppo così elevato da toccare livelli mai raggiunti in precedenza.
A tale quadro macroeconomico si aggiungono alcune decisioni di politica creditizia da parte del Banco di Napoli: nella specie, si registrò un incremento nella apertura di nuove succursali dell’Istituto, con una più intensa partecipazione alla vita economia e sociale del paese e tale svolta nella liquidità monetaria determinò una maggiore circolazione ed un più rapido consumo dei biglietti emessi. Infatti, come insegna la teoria quantitativa, la velocità di circolazione della moneta è data dal rapporto tra volume delle transazioni e quantità di moneta in circolazione moltiplicata per il livello del prezzi (V= T/M x P) e, poiché un aumento del livello del reddito e della crescita economica influenza i valori di T e di P, a parità del valore M di quantità di moneta in circolazione, ciò determina un inevitabile incremento della velocità di circolazione V ed un più rapido logorio dei biglietti.
Scarica l’articolo completo UOMINI ILLUSTRI DEL BANCO DI NAPOLI tratto da Panorama Numismatico nr.335, gennaio 2018