La collezione Aurora
70 rarissime monete d’oro romane sono state vendute insieme a monete antiche e moderne a New York per un totale di 2.661.141 dollari mercoledì 8 gennaio nella XXXII New York Sale tenuta da Baldwin’s, in collaborazione con Dmitry Markov e M & M Numismatics.
Paul Hill, specialista di monete antiche di Baldwin’s ha dichiarato: “I risultati eccezionali della collezione Aurora dimostrano la forza crescente del mercato di monete di alta qualità e delle monete romane d’oro rare. La serata ha visto la partecipazione vivace di una sala d’aste gremita di commercianti e collezionisti internazionali. La casa d’asta Baldwin’s é orgogliosa di aver iniziato il nuovo anno con questo successo dell’asta all’International Numismatic Convention di New York ‘.
Scarica il comunicato stampa completo (in inglese), le aggiudicazioni dell’asta XXXII e dell’asta XXXIII o guarda la collezione Aurora di monete romane d’oro a partire da questa pagina.
Una delle più belle collezioni di monete romane d’oro battute all’asta negli ultimi anni
Di stima supereranno il valore di 1 milione di dollari, si tratta di settanta monete romane estremamente rare, molte delle quali provenienti da collezioni ben conosciute ed importanti aste europee: verranno battute a New York il prossimo 8 gennaio da Baldwin’s, in associazione con Dmitry Markov Coins and Medals e M & M Numismatics.
Le monete della Collezione Aurora offrono un quadro dell’Impero Romano a partire dall’ultima repubblica fino al tardo impero, offrendo uno sguardo affascinante sugli aspetti sociali, politici e culturali dell’epoca.
di Roberto Diegi
L’ALTRA META’ DELLA NUMISMATICA: LE DONNE NELLA SOCIETA’ ROMANA GODEVANO DI UNA SIGNIFICATIVA EMANCIPAZIONE, AL PUNTO CHE MOLTE MONETE FURONO CONIATE A LORO NOME
Un’interessante galleria di ritratti – Seconda Parte
Negli anni convulsi che videro affermarsi la dinastia dei Severi, uno degli effimeri imperatori fu Marcus Didius Severus Julianus, appartenente a una delle famiglie più in vista di Mediolanum, notevolmente ricco, cosa questa che ebbe una decisiva importanza per la sua nomina: Didio Giuliano offrì una forte somma ai pretoriani se lo avessero eletto imperaore. E così fu. Il modo in cui era avvenuta l’elezione di Giuliano non piacque per nulla al popolo né a una gran parte delle legioni: alla fine, i due potenti governatori della Syria e della Pannonia – rispettivamente Caius Pescennius Niger e il futuro fondatore della dinastia dei Severi, Lucius Septimius Severus – furono proclamati entrambi imperatori in antitesi a Didio Giuliano.
Settimio Severo, accordatosi facilmente con Clodio Albino, suo conterraneo, allora governatore della Britannia e suo possibile rivale, marciò subito sull’Italia e sulla capitale Roma, trovando ovunque accoglienze favorevoli, specie da parte delle armate che avrebbero dovuto contrastarlo. Didio Giuliano, abbandonato anche dai pretoriani, finì con l’essere assassinato il primo giugno del 193: il suo regno era durato poco più di due mesi, ma durante questo brevissimo lasso di tempo fece coniare splendidi aurei a nome della moglie Manlia Scantilla e della figlia Didia Clara.
Segue: Diegi Le donne II parte tratto da Panorama Numismatico nr.290 – Dicembre 2013
Vedi prima parte dell’articolo
Roma Numismatics ha presentato l’Asta VI che si terrà a Londra Domenica 29 Settembre. La vendita include ben 310 lotti di monete Italiane e 789 lotti di monete antiche.
Chi non potrà essere presente all’asta può fare pre-offerte online fino alle ore 8:00 GMT di Domenica 29 Settembre, sul sito della casa d’asta www.RomaNumismatics.com (è richiesta la registrazione sul sito).
di Roberto Diegi
L’ADORAZIONE DEL SOLE NELLE MONETE IMPERIALI DEL III E IV SECOLO
La festa liturgica del Natale è stata istituita in Occidente – probabilmente poco prima della metà del IV secolo – e si è diffusa rapidamente in Oriente. Si tratta di una celebrazione relativamente tardiva, poiché in quell’epoca le comunità cristiane già osservavano le festività canoniche della Pasqua e della Pentecoste, ereditate direttamente dal giudaismo, conoscevano un ciclo quaresimale di durata variabile secondo le varie località e festeggiavano quasi ovunque il 6 gennaio l’Epifania, dedicata essenzialmente al battesimo di Gesù.
La festa di Natale del 25 dicembre era quindi sconosciuta ai cristiani dei primi tre secoli. Fino all’inizio del IV secolo questo giorno, destinato a costituire in seguito una data centrale nel cristianesimo, passava del tutto inosservato ai credenti. Invece, nell’impero romano, il 25 dicembre era una importante festività dedicata al culto pagano di Mitra, all’adorazione del Sole e nella quale veniva celebrata la fine del solstizio invernale.