Nonostante la vittoria del 6 aprile 46 a.C. a Tapso, in Africa, e il trionfo dello stesso anno, la lotta non era ancora terminata. Nella Spagna meridionale confluirono i resti delle forze pompeiane, ai quali si aggregarono i Lusitani e i Celtiberi. I figli di Pompeo, Gneo e Sesto, s’impadronirono delle isole Baleari e il governatore della Spagna ulteriore fu cacciato.
Giulio Cesare non poteva rimanere inerte e di conseguenza, alla fine del 46 a.C. partì per la Spagna con le sue migliori truppe.
XIII-XV Monete d’oro della Repubblica Romana – Emissioni tra la battaglia di Tapso e la morte di Caio Giulio Cesare (46-44 a.C.), formato pdf, tratto da Panorama Numismatico nr. 162/aprile 2002
Si prepara all’evento numismatico dell’anno la casa d’aste Bolaffi, che il 4 e 5 dicembre presenterà a Torino un prestigioso insieme di dieci aurei romani appartenuti al Metropolitan Museum of Art di New York e prima ancora alle più importanti collezioni di fine Ottocento. I dieci esemplari, estremamente ricercati e in ottimo stato di conservazione, appartenevano all’imponente raccolta che il museo vendette all’asta a Zurigo agli inizi degli anni Settanta e ora, dopo più di quarant’anni, ricompaiono contemporaneamente sul mercato. Nell’insieme di aurei, che da solo raggiunge una base d’asta complessiva di 160 mila euro, si ritrovano i profili di Augusto, Tiberio, Claudio, Aureliano, Antonino Pio, Probo, ma anche quello di Galeria Valeria, figlia di Diocleziano: il volto femminile effigia il top lot della vendita, che passerà sotto il martelletto da 50 mila euro di base d’asta (lotto 375).
Venerdì 9 maggio 2014 alle ore 21:00 verrà presentato a Brescello (RE) il volume “I tesori di Brescello” di Giovanni Santelli e Alberto Campana. La presentazione avverrà presso la Sala Pampolini, Centro Culturale San Benedetto. Saranno presenti e interverranno gli autori e il Direttore Medagliere di Milano, Rodolfo Martini. Info: www.comune.brescello.re.it
Giovanni Santelli – Alberto Campana
I TESORI DI BRESCELLO
Ed. Diana 2014,
f.to 17x24cm,
pp. 64,
numerose illustrazioni a colori.
Associazione Culturale Italia Numismatica. Collana Nummus et Historia XXVII. Libro-indagine sui tesori di aurei tardo repubblicani romani rinvenuti a Brescello nel XVII secolo.
15 euro sullo shop dell’editore Diana
di Roberto Diegi
Caius Aurelius Valerius Diocletianus (Iovius)
Marcus Aurelius Valerius Maximianus (Herculius)
Flavius Valerius Constantius (Chlorus)
Marcus Galerius Valerius Maximianus (Armentarius)
Diocleziano si chiamava originariamente Diocles ed era nato in Dalmazia nel 240 da una famiglia di umilissime origini, facendo peraltro una splendida carriera militare: solo quando fu eletto imperatore, dopo l’assassinio di Numeriano, e rimase unico reggente dell’Impero dopo la morte di Carino, trasformò il suo nome in quello di Caius Aurelius Valerius Diocletianus.
Era il 285 e Diocleziano, come suo primo atto da imperatore, nominò cesare il suo camerata Massimiano, anch’esso di umilissime origini, nato a Sirmum in Pannonia nel 240 e importante ufficiale dell’esercito. L’anno successivo, nel 286 quindi, Massimiano fu elevato al rango di augusto, formalmente a parità di poteri con Diocleziano, anche se quest’ultimo manteneva di fatto una certa supremazia.
di Roberto Diegi
Marcus Aurelius Carus
Marcus Aurelius Carinus
Marcus Aurelius Numerianus
Le notizie su Caro sono molto scarse e non tutte attendibili. Era nato nel 229, ai tempi di Alessandro Severo, chi dice a Narbona, in Gallia, chi a Mediolanum, chi a Roma, chi in una imprecisata località dell’Illirico.
La prima ipotesi sembra la più condivisa: ciò che appare certo è che fece una rapida e brillante carriera militare, sino a raggiungere, con Probo, la carica di prefetto del pretorio nel 276.