La casa d’asta svizzera Sincona AG ha presentato la propria asta autunnale che si svolgerà dal 13 al 17 ottobre 2014 a Zurigo.
Verranno offerti, in tre distinti cataloghi, 4699 lotti (tra cui molti lotti multipli), l’offerta copre quasi interamente tutte le aree della numismatica: banconote, monete, dall’antichità fino ai tempi moderni.
Alla fine di questo mese la casa d’asta londinese Baldwin’s metterà all’asta una collezione di gettoni del XVIII secolo. I gettoni provengono dagli archivi, o meglio dal loro seminterrato – basement, dove sono stati custoditi per oltre mezzo secolo.
L’asta British 18th Century Tokens From the “Baldwin Basement” Part One si svolgerà il prossimo 30 settembre a Londra, il catalogo é online.
Quattro generazioni di numismatica e arte
Nel 1878, Otto Helbig, bisnonno dell’attuale proprietaria della società Gerhard Hirsch Nachfolger, Dr.Francisca Bernheimer, fondò l’azienda Otto Helbig dedicata alla numismatica. Partecipando alle prime aste di monete e medaglie, l’azienda crebbe rapidamente acquisendo molte collezioni ben note. I nipoti di Otto Helbig, Heinrich e Moritz Hirsch, il nonno della attuale proprietaria, si unirono al loro zio nel 1900. A causa della morte improvvisa di Moritz Hirsch, Heinrich fu poi l’unico proprietario della società Otto Helbig fino al 1932. In quell’anno il figlio di Moritz, Gerhard Hirsch, divenne socio dell’azienda dopo essere entrato in azienda nel 1922. Gli anni seguenti si rivelarono invece molto difficili per l’azienda e per la famiglia Hirsch a causa del terrore instaurato del regime nazista. Le realtà politiche e sociali resero impossibile a Gerhard Hirsch la prosecuzione dell’attività, che egli non fu in grado di riprendere fino al 1953. Il 6 ottobre del 1953 si tenne la prima asta, la prima di 131 fino alla scomparsa del signor Hirsch nel 1982. Dopo la sua scomparsa, la titolarità dell’azienda è nelle mani di sua nipote, la dottoressa Francisca Bernheimer.
La banconota da 1.000 dollari, detta Grand Watermelon, è divenuta la più costosa di tutti i tempi. È stata venduta nel gennaio scorso al prezzo record di 3.290.000 dollari, più del doppio del record precedente, da Heritage Auctions a Orlando, in Florida. Il motivo di ciò risiede nella sua estrema rarità: la sola altra banconota Grand Watermelon conosciuta si trova nella Federal Reserve Bank di San Francisco.
Il biglietto, classificato da PCGS come “Extremely Fine 40” e firmato da William Rosecrans e Enor Nebeker, proviene in origine dalla collezione di Albert A. Grinnell. Fu venduto in asta, nel novembre 1944, da Barney Bluestone, per 1.230 dollari. Restano anonimi, per ora, sia il venditore che il compratore attuali.
Il soprannome “Grand Watermelon” gli deriva dall’immagine che compare sul rovescio della banconota, dove gli ampi numeri riempiono il centro dell’immagine e gli zeri della cifra hanno la forma e il colore di grandi, succulenti angurie: oblunghi e verdi scuri con strisce nere. Sul dritto è ritratto il generale George Gordon Meade, che comandò l’Esercito dell’Unione nella Battaglia di Gettysburg durante la Guerra Civile americana; del disegno fu incaricato l’artista e incisore Charles Burt.
I biglietti sono stati emessi dal Ministero del Tesoro statunitense tra 1890 e 1893 per riscattare lingotti in argento e oro e per questo la loro vita era assai breve.
Sono stati pubblicate alcune delle aggiudicazioni più interessanti dell’Asta Numismatica 121 tenuta dalla casa d’asta belga Elsen lo scorso 14 giugno.