Sembra che natura abbia creato una certa atmosfera nel piccolo paese di Buja in Friuli per cui alcuni di quelli che sono lì nati hanno sviluppato uno spiccato senso artistico che li ha portati a diventare dei maestri della medaglia. Infatti da Buja vengono Piero Monassi, Guerrino Mattia Monassi, Pietro Giampaoli, Enore Pezzetta, nomi che hanno fatto la storia della medaglia d’arte e della moneta nel Novecento italiano. Il paese, riconoscente per aver portato nel mondo orgogliosamente quella origine, nel 1998 ha dedicato loro il Museo d’Arte della Medaglia, nato grazie alle opere donate dagli artisti medaglisti che parteciparono alla grande mostra organizzata da Piero Monassi a Milano nel ventennale del Terremoto in Fiuli.
Ascanio Vattolo, orgoglioso anch’egli di condividere questa origine da Buja, ha voluto dedicare a Piero Monassi la sua nuova monografia.
Enore Pezzetta nacque a Buja il 28 gennaio 1918. Di talento precoce, riuscì a completare gli studi nel 1941 ottenendo l’abilitazione all’insegnamento delle arti figurative a Venezia.
Dopo aver subito la deportazione in Polonia in un campo di lavoro, nel secondo dopoguerra, iniziò la sua carriera artistica dedicandosi in particolar modo alla scultura ottenendo lusinghieri risultati e ottimi apprezzamenti. Arrivò alla medaglia piuttosto tardi, nel 1976, con una produzione sul tema della rinascita dopo il terremoto che sconvolse il Friuli in quell’anno. Del resto egli non poteva non subire il fascino di questa forma d’arte in quella terra di Buja che ha dato i natali ad altri famosissimi medaglisti, come Pietro Giampaoli, che fu capo incisore della zecca italiana e amico di famiglia Pezzetta.
L’amore per la propria terra e per la numismatica traspaiono benissimo in questo libro di Ascanio Vattolo. È infatti dedicato alla terra friulana e in particolare al paese di Buja. Una terra, quella friulana, ricca di storia numismatica che alla numismatica ha dato alcuni tra i maggiori incisori che hanno fatto grande l’Italia.
Il libro non contiene solamente le biografie degli incisori arricchite da materiale iconografico originale e vario, propone anche aneddoti e curiosità di vera storia monetale. Il primo capitolo è una rassegna di notizie, molte curiose, attinenti la monetazione locale. Leggiamo, ad esempio, racconti di falsari, come di colui che stampava e poi “indorava” marenghi, e poi le vicende relative alla cartamoneta emessa sul finire del primo conflitto mondiale dai Comuni di Udine e di Buja.
Sono anche descritte delle medaglie emesse per ricordare avvenimenti locali come l’inaugurazione del Museo di Buja o della locale pieve. Si parla anche delle monete emesse ad Aquileia sia in età romana che medievale, a Gorizia, Latisana, Palmanova, ecc.