di Roberto Diegi
Decimus Caelius Calvinus Balbinus,
poi Marcus Clodius Pupienus Maximus
Il Senato di Roma, che aveva pubblicamente appoggiato, contro Massimino, la rivolta dei due Gordiani, si rese conto che dopo la disfatta e la morte dei due imperatori in Africa, non avrebbe più potuto tornare indietro.
In occasione della elevazione al trono dei Gordiani era comunque già stata istituita una commissione di venti illustri personaggi con lo scopo di provvedere alla difesa dell’Italia. Dopo il disastroso risultato della campagna contro Capelliano e, di fatto, contro Massimino, furono nominati augusti, con pari dignità e poteri, due dei componenti la commissione: Balbino e Pupieno.
Entrambi appartenevano alla classe superiore; entrambi erano stati governatori di provincia, in Asia e Germania; entrambi avevano rivestito importanti cariche nella amministrazione ed erano stati consoli per due volte (nel 210 e nel 234 Pupieno, nel 210 e nel 213 Balbino). Pupieno, era stato anche prefetto della città di Roma, carica per la quale non aveva incontrato le simpatie dei cittadini a causa della sua eccessiva severità.
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