di Alberto Campana
Dopo la guerra annibalica, con l’unica parentesi dello statere d’oro di Tito Quinzio Flaminino, la monetazione aurea di Roma venne ripresa da Silla.
Grazie alla guerra sociale contro gli italici, Lucio Cornelio Silla aveva percorso una brillante carriera militare e politica, giungendo a diventare console per l’anno 88 a.C. La guerra sociale era ormai risolta a favore di Roma, ma all’Oriente si stava profilando una nuova pericolosa rivolta.
VI. Monete d’oro repubblica romana – Emissioni di Lucio Cornelio Silla Parte I in formato pdf, tratto dal nr.144/settembre 2000,
VII. Monete d’oro repubblica romana – Emissioni di Lucio Cornelio Silla Parte II in formato pdf, tratto dal nr.145/ottobre 2000.
Pubblichiamo la seconda parte dello studio di Alberto Campana sulle monete e la zecca siciliana di Abakainon (460-27 a.C.) come da richiesta di una nostra lettrice. La prima parte è disponibile qui.
Dopo la vittoriosa conclusione della seconda guerra punica, Roma rivolse l’attenzione verso il Mediterraneo orientale. Forte fu il desiderio di vendicarsi dell’affronto provocato dall’opportunistica alleanza di Filippo V di Macedonia con i Cartaginesi. Nel 215 a.C. dopo la grande vittoria riportata sui Romani a Canne, Annibale aveva stipulato con il re macedone un’alleanza contro Roma. Tale accordo politico-militare doveva avere notevole rilevanza strategica in quanto creava contro Roma un nuovo fronte bellico ad oriente.
V Monete d’oro della Repubblica Romana – Aureo di Tito Quinzio Flaminino in formato pdf, tratto dal nr.142/giugno 2000.
Introduzione
Le monete d’oro di Roma del periodo repubblicano non ebbero parte stabile nel sistema monetario, almeno fino al I secolo a.C.. lnfatti l’economia di Roma era saldamente basata sul denarius d’argento e le emissioni in oro ebbero carattere saltuario, legate generalmente a particolari ed eccezionali circostanze storiche.
Lo scopo del presente articolo è di fornire un’aggiornata analisi numismatica della prima emissione in oro al nome di Roma.
Fino a poco prima dello scoppio della seconda guerra punica Roma non avevano mai intrapreso la coniazione dell’oro. In precedenza tale metallo veniva usato solo in forma di lingotti, gioielli e monete straniere provenienti dal mondo greco.
Solo necessità legate al particolare clima politico degli anni 30-20 del III secolo a.C., condizionato da una parte dai preparativi per fronteggiare le incombenti minacce galliche e dall’ altra dalla preoccupazione per una possibile ripresa della potenza cartaginese, spinsero Roma a intraprendere un primo tentativo di trimetallismo (AV, AR AE), che ebbe breve durata.
I. Monete d’oro repubblica romana – Serie con scena del giuramento Parte I in formato pdf, tratto dal nr.123/ottobre 1998,
II. Monete d’oro repubblica romana – Serie con scena del giuramento Parte II in formato pdf, tratto dal nr.124/novembre 1998,
UN ESEMPLARE INEDITO DI MONETA SIRACUSANA È COMPARSO DI RECENTE SUL MERCATO, DA RICONDURSI AL IV SECOLO a.C., COME TESTIMONIANO I CONFRONTI CON LE CONIAZIONI COEVE.
Lo scopo del presente lavoro è di illustrare una rarissima emissione bronzea di Siracusa che non risulta citata nel Corpus Nummorum Siculorum del compianto Romolo Calciati, salvo un breve articolo pubblicato in tedesco da Philipp Lederer nel lontano 1936.
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