Ha davvero ragione Domenico Luppino quando scrive, nella sua presentazione, che sta affrontando un’impresa titanica.
Egli vorrebbe esaminare prove, progetti, saggi monetari apparsi in Italia con la documentazione relativa. In pratica, il piano dell’opera è simile a quella che ormai è un classico della bibliografia numismatica italiana, il Prove e progetti di Antonio Pagani apparso nel 1957 e ormai divenuto quasi introvabile. All’epoca Pagani se l’era cavata con poco più di 150 pagine senza però dilungarsi con analisi e introduzioni. Oggi invece la materia è notevolmente aumentata non solo perché sono venuti alla luce materiali del tutto inediti, quanto piuttosto perché ogni prova e ogni progetto vanno opportunamente commentati e studiati essendo ormai insufficiente una breve e secca descrizione.
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