Oggi seguire tutte le emissioni in euro è praticamente impossibile tanti sono i paesi emittenti e tanti i valori prodotti sia per la normale circolazione sia per i collezionisti. Nel corso del tempo però si è sempre più affermato il collezionismo in particolare di un solo valore, quello da 2 euro.
Questo valore ha diversi vantaggi: è comune a tutti gli stati, ha un valore facciale modesto, è attraente per essere bicolore e per avere un modulo abbastanza grande. Soprattutto, è stato utilizzato, pur mantenendo sempre inalterato il diritto con il valore e la cartina dell’Europa, per emissioni commemorative, quindi ve ne sono di molte tipologie e la sua produzione continuerà in futuro. Per la precisione, fu nel 2004 che la Grecia emise il primo pezzo commemorativo da 2 euro. L’occasione era data dai giochi olimpici organizzati appunto ad Atene. Dal 2004 è stato un crescendo per quantità e varietà e praticamente ogni stato ha fornito il suo valido contributo dando vita, come si è detto, ad una collezione aperta, interessante, bella e, cosa affatto non trascurabile, poco impegnativa dal punto di vista economico.
Sono due le nuove emissioni previste per oggi venerdì 26 giugno: la moneta da 2 euro commemorativa dedicata al 750° Anniversario della nascita di Dante Aligheri e la 5 euro in argento commemorativa del 500° Anniversario della nascita di San Filippo Neri inserita, insieme alla 2 euro celebrativa dell’Expo, nella Serie Divisionale da 10 pz. in versione fior di conio. La più preziosa versione proof sarà disponibile da novembre.
La vera novità di questa emissione è la proposta del blister contenente due monete da 2 euro, entrambe dedicate al “Sommo Poeta” Dante Aligheri.
Per la prima volta in assoluto, l’IPZS, quest’anno, propone il dittico composto dalla moneta celebrativa affiancata a quella già in circolazione ordinaria dall’introduzione dell’euro.
È di Sanzio Blasi il bassorilievo sul monumento in Piazzetta Bramante Lazzari a San Marino utilizzato per la diffusione della moneta da due euro che la Repubblica ha voluto dedicare ai 500 anni dalla scomparsa di Donato Bramante. L’artista Sanzio Blasi, nato ad Ancona nel 1895 dove è morto nel 1972, ha realizzato la scultura che reinterpreta in bronzo il ritratto del grande architetto presente in un affresco di Raffaello.
A lui si deve anche la realizzazione di altre opere monumentali quali la Pietà del Cimitero di Tavernelle e la Pietà di S. Domenico ad Ancona e il complesso scultoreo nel Cimitero dei Polacchi a Loreto.
Attivo fin dagli anni ’30, Sanzio Blasi lavorò con vari materiali e si dedicò con particolare interesse alla produzione ritrattistica come i numerosi ritratti di bambini e anche volti illustri come la “testa” del grande poeta romano Trilussa e il ritratto di Monsignore Bignamini nella Cripta del Duomo di Ancona.