di Andrea Buti
Lo scopo della chiacchierata del novembre ’95, con gli amici del Circolo Numismatico Corrado Astengo di Genova, non è stato quello di parlare di Giovanni trovano Gatta, un illustre sconosciuto ai più, e tra questi colloco addirittura i collezionisti di pesi monetali, che sono già una schiera esigua, ma quello semmai di visitare la Zecca di Napoli nei secoli XVI e XVII, durante la dominazione spagnola, e di chiarire il ruolo dei Gatta – il nostro in effetti non è il solo della famiglia a ricoprire un ruolo ufficiale all’interno della Zecca – e di altri campioni di quegli anni.
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