di Gian Franco Macri e Caterina Marinelli – da Panorama Numismatico nr. 224/Dicembre 2007
IL PERIODO DI SEDE VACANTE VIENE GESTITO SECONDO REGOLE E RITUALI BEN PRECISI STABILITI NEL CORSO DEI SECOLI. ECCO QUELLO CHE CI MOSTRANO LE MEDAGLIE IN PARTICOLARE QUELLE DEL NOVECENTO.
La storia secolare di Santa Romana Chiesa ha visto l’avvicendarsi di 265 Papi (da S. Pietro a Benedetto XVI) di cui 213 italiani (100 romani) e 52 stranieri (o di Patria non specificata).
Alla morte di un Pontefice segue il breve periodo d’interregno, che va sotto il nome di Sede Apostolica Vacante2. Va posta l’attenzione sul fatto che istituzionalmente, lo Stato della Città del Vaticano è una monarchia assoluta a carattere elettivo. Questo ordinamento istituzionale deriva dall’accentrarsi nelle mani del Sommo Pontefice del potere legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.
Questo potere è tramandato non su base genealogica ma per volere elettivo di un ristretto numero di persone (il Sacro Collegio). Alla morte del Papa gli stessi poteri sono conferiti al Sacro Collegio dei Cardinali3, che ha nella figura del Cardinale Camerlengo (o Camerario), la sua massima espressione.
All’aggravarsi delle condizioni di salute di un Pontefice, il Cardinale Segretario di Stato emana ordini affinché il Sacro Collegio (l’insieme dei Cardinali Principi della Chiesa4) si metta a disposizione del Papa. Nelle ore che precedono “l’ultimo viaggio” del Santo Padre sono recitate le orazioni denominate “Pro Pontifice morti proximo” ed avvertite anche le varie delegazioni diplomatiche presenti presso la Santa Sede.
Al decesso dichiarato dal medico dei Sacri Palazzi, il Cardinale Camerlengo provvede alla ricognizione del corpo del defunto Pontefice preleva dalla mano del Pontefice l’anello piscatorio e lo spezza con un martello d’argento alla presenza d’altri Cardinali.
L’anello piscatorio è realizzato per ogni nuovo Pontefice in oro e presenta effigiata una scena in bassorilievo raffigurante San Pietro che pesca dalla barca.
Lungo il contorno dell’immagine è incisa l’iscrizione con il nome del nuovo Pontefice eletto. Durante il rito denominato dell’Incoronazione, il Cardinale Decano infila l’anello al dito della mano destra del nuovo Papa per esserne da questa sfilata, come già detto, solo alla morte del Pontefice.
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