Nel volume di Stefano Poddi Soldi di carta, si avvicendano storie appassionanti sul denaro e, in particolare, sul rapporto tra uomo e moneta.
Come scrive il Professor Guido Crapanzano nella Prefazione al libro, «il giudizio sul denaro varia a seconda del periodo storico e di chi lo esprime: dal denaro ritenuto “…lo sterco del diavolo” dalla Scolastica medioevale, passando per il “…pecunia non olet” di Tito Flavio Vespasiano, fino a “…il denaro è come il letame che non serve se non è sparso” di Francesco Bacone.
Il denaro è uno strumento, quindi non può avere valenze in sé, ne ha invece il modo nel quale è utilizzato, spesso il giudizio su questo diventa il giudizio sul denaro stesso.
Dato l’utilizzo globale e costante che gli uomini fanno del denaro, questo può essere interpretato antropologicamente, secondo diversi punti di vista: psicologico, sociologico, artistico, simbolico, etico, ecc.
Soldi di carta si occupa in particolare della moneta cartacea, cioè del mondo delle banconote, visto attraverso diverse chiavi di lettura: Banconote molto particolari, biglietti legati a avvenimenti e vicende significative della storia contemporanea; Le nostre banconote, recenti biglietti italiani di rara bellezza, raccontati nelle loro caratteristiche tecniche e artistiche; Gli uomini, storie di individui che hanno avuto a che fare con il denaro in modo risolutivo e determinante: governatori della Banca d’Italia, partigiani, militari, incisori, teorici, ecc.; Falsi e falsari, nell’eterna rincorsa fra il denaro buono e quello contraffatto, in qualche caso accade che il falso è migliore del vero e che il falsario è solo un artista che ha intrapreso una strada sbagliata; Il mondo delle banconote, istituzioni, musei e convegni, che si occupano dei soldi di carta durante il loro corso legale e/o quando vengono ritirati dalla circolazione.
Il denaro è un mediatore globale e come tale, può essere utilizzato per ogni attività illegale, ma anche per tutte le finalità benefiche e filantropiche, passando attraverso tutti gli utilizzi pratici e indispensabili, nella vita di ogni giorni.
Nel libro vengono riprese e raccontare storie di uomini, che solitamente non sono riportate nella storia ufficiale, rendendogli a pieno titolo l’appartenenza al mondo del denaro.
Di questi uomini vengono messe in luce le motivazioni etiche e morali, cogliendone forse l’aspetto che più di ogni altra cosa ne ha determinato i comportamenti in relazione al denaro.
Nella speranza che queste condotte non comuni, possano essere prese a modello, sarebbe utile e opportuno perseguire una politica economica e finanziaria, che agisca nella prospettiva di un adeguato ricavo, ma anche secondo irrinunciabili finalità etiche.
In tal modo si potrebbero porre le basi per lo sviluppo costante e sostenibile in una società integrata e globalizzata come la nostra, rimuovendo definitivamente rilevanti e ingiustificabili sbilanciamenti delle risorse disponibili.»
Il volume sarà presentato a Veronafil il 26 novembre alle ore 15 (saletta del padiglione n. 9). Insieme all’autore saranno presenti il Prof. Guido Crapanzano e il Dott. Roberto Ganganelli.