
Litra, INEDITO coll. Privata, 0,68g; D:Testa femminile a destra con sottile benda, collana e orecchino; bordo con puntini; R:Testa di Atena a destra, con elmo corinzio; a sinistra, spiga di grano
di Alberto Campana
UBICAZIONE E CENNI STORICI
Mytistraton con ogni probabilità era ubicata nella località Castellaccio, una scoscesa altura nei pressi dell’attuale comune di Marianopoli, di notevole importanza strategica in quanto situata tra la valle del Belice e quella di Salito.
Non ci sono tramandate notizie storiche anteriori alla prima guerra punica, ma i dati numinastici suggeriscono che nel corso del IV secolo a.C. doveva essere una fortezza abitata da mercenari campani, forse mischiati con cittadini originari di Lipari e di Himera.
Nel 261 a.C. i Romani, che avevano iniziato la campagna militare per liberare dai Cartaginesi la costa settentrionale e giungere fino a Panormos, cinsero di assedio la fortezza Mytistraton. Per ben sette mesi tentarono di espugnarla o quanto meno di sorpassarla, ma inutilmente e dovettero desistere, dopo aver perso numerosi soldati.
Lo scacco subìto davanti a Mytistraton ebbe notevole importanza sui futuri sviluppi della prima guerra punica. Fu allora che i Romani compresero che per vincere le resistenze dei Cartaginesi e dei loro alleati era necessario allestire una potente flotta sia per assicurare i necessari rifornimenti che per tagliare le comunicazioni dei punici con la madrepatria.
Nelle successive campagne militari probabilmente i Romani posero un blocco nei pressi di Mytistraton, per impedire le scorrerie e le insidie dei Cartaginesi contro le città filoromane poste a sud-est.
Nel 529 a.C. Mytistraton era nuovamente assediata dalle truppe di Aquilio Floro. Nel frattempo erano sbarcati i nuovi consoli A. Attilio Calatino e C. Sulpicio con le loro legioni per investire Panormos. Le truppe cartaginesi colà asserragliate opposero fiera resistenza e non osarono uscire per affrontare una battaglia campale. Allora i consoli volsero alla conquista delle zone interne dell’eparchia punica a ridosso di Panormos. La prima città a cadere fu Hippana o Hipana. Successivamente, e si era ormai nel 258 a.C., l’esercito di Attilio si volse verso Mytistraton e rilevò le forti apparecchiature militari di Floro. L’assedio fu durissimo e i cittadini si convinsero ad arrendersi, dopo aver spinto il presidio cartaginese ad abbandonare nottetempo la cittadina. La reazione romana, memore delle precedenti difficoltà, fu spietata. La città fu saccheggiata e completamente distrutta, gli abitanti massacrati e i superstiti fatti prigionieri.
Dopo questo tragico evento Mytistraton scomparve dalla memoria storica.
Di nessuna attendibilità è l’ipotesi, già sostenuta in passato, di una sopravvivenza delle città sotto il periodo romano con il nome di Amestratus, da ubicare presso l’attuale Mistretta.
Segue articolo in formato PDF, tratto da Panorama Numismatico n.126/Gennaio 1999