VI PERIODO: ca. 36 a.c.
Entella coniò monete anche in piena epoca romana. Il figlio secondogenito di Pompeo Magno, Sesto Pompeo, che era incluso nelle liste dei proscritti dopo la costituzione del triumvirato tra Ottaviano, M. Antonio e Lepido (autunno del 43 a.C.), era riuscito ad occupare la Sicilia. Dopo un iniziale accordo con il governatore cesariano dell’Isola, A. Pompeo Bitinico, lo mise a morte, divenendo così il vero signore della Sicilia. Nel contempo avviò un’ intensa attività di pirateria e di blocco delle forniture di grano, causando gravi disagi alla stessa popolazione romana. La difficile situazione dell’annona degenerò in vere e propri e sommosse popolari della plebe romana nel 40 a.C. esasperata dal costante aumento di prezzo delle derrate alimentari. Ottaviano e M. Antonio furono quindi costretti a concludere nella primavera del 39 a.C. a Miseno un accordo con Sesto Pompeo. Dopo una fallita spedizione in Sicilia nel 38 a.C. le truppe dei triumvirati riuscirono a sbarcare in Sicilia nel 37 a.C. In particolare il prefetto di M.Antonio, L. Sempronio Atratino, occupò ufficialmente Lilybaion e risalì lungo la valle del Belice, espugnando anche Entella, mentre le truppe di Ottaviano si concentrarono sul fronte peloritano. Con la definitiva sconfitta di Sesto Pompeo nella battaglia navale a Nauloco (3 settembre 36 a.C.) la Sicilia era rientrata nelle mani dei triumviri.
Segue: articolo completo in formato pdf (10 pagine) da Panorama Numismatico nr. 116 – Febbraio 1998. Articolo richiesto da un ns. lettore.
Vedi anche Sicilia: Entella (440-36 a.c.) – parte I