UBICAZIONE E CENNI STORICI
Reate fu una delle più antiche e principali città dei Sabini. Era situata su un’altura calcarea, che rappresenta attualmente la parte più elevata (circa 400 m.s.m.) e centrale della moderna Rieti (intorno alla Piazza Vittorio Emanuele e al Teatro Comunale), nell’angolo SE di una fertile conca attraversata dal fiume Velino.
Non abbiamo notizie storiche della città prima della conquista romana. Nel 290 a.C. il console Manio Curio Dentato assoggettò tutta la Sabina. A quel tempo vicino a Reate si estendeva un lago, il lago Velino, circondato da terre paludose. Il conquistatore dei Sabini, Curio Dentato, procedette subito alla bonifica della conca reatina, con l’apertura della cava curiana, che scaricava le acque del Velino nel fiume Nera. Il terreno così bonificato divenne fertilissimo e fu causa di gravi e secolari dispute tra la città e la vicina Interamna (Terni).
Nel 268 a.C i Sabini ricevettero la cittadinanza senza suffragio.
Nel 205 a.C. Reate assieme agli altri Sabini contribuì volontariamente ai rifornimenti di Scipione, durante le ultime fasi della seconda guerra punica.
Come le altre città sabine, Reate fu mantenuta al grado di prefettura sino al 27 a.C., poi municipio ascritto alla tribù Quirina. Ha dato i natali all’erudito Marco Terenzio Varrone e della città era originaria la famiglia dell’imperatore Vespasiano.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.73 del marzo 1994, articolo richiesto da un ns. lettore.