Il numismatico che studia le monete, carta moneta, medaglie, documenti, ecc. del periodo a cavallo del 1800, ma datati con il calendario repubblicano francese, può avere necessità di conoscere rapidamente la corrispondente data espressa con il calendario gregoriano.
Il calendario repubblicano, nato durante là Rivoluzione Francese, fu introdotto dal Comitato d’istruzione pubblica della Convenzione (decreti del 5 ottobre e 24 novembre 1793) in sostituzione del calendario gregoriano.
L’ideatore del nuovo calendario fu Fabre d’Eglantine, membro del Comitato, che lo compilò sulla base di precedenti calendari di S.Maréchal.
Poichè la proclamazione della Repubblica Francese ebbe luogo il 22 settembre 1792, giorno dell’equinozio vero d’autunno per Parigi, i rivoluzionari approfittarono di questa coincidenza e fissarono quale capodanno del nuovo primo anno il giorno del l’equinozio d’autunno.
Nel calendario repubblicano l’anno era composto di 12 mesi di 30 giorni ciascuno, raggruppati in tre decadi (prima, seconda e terza).
l giorni di ciascuna decade venivano denominati nel seguente ordine: primidì, duodì, tradì, quartini, quintini, sextidì, septidì, octidì, nonidì e decadi; l’ultimo giorno di ciascuna decade era considerato festivo (in sostituzione della domenica).
I mesi , raggruppati in 4 stagioni, erano così denominati:
autunno
– vendémiaire, vendemmiale, vendemmiatore, mese delle vendemmie;
– brumaire, brumaio, brumale, annebbiatore, mese delle nebbie;
– frimaire, frimaio , frimale, agghiacciatore, mese dei ghiacci;
inverno
– nevose, nevoso, mese delle nevi;
– pluviose, piovoso, mese delle piogge;
– ventose, ventoso, mese dei venti;
primavera
– germinal, germinale, germile, mese delle sementi;
– florèal, floreale, fiorile, mese dei fiori;
– prairial, pratile, erboso, mese dei prati;
estate
– messidor, messidoro, mietitore, mese delle messi
– thermidor, termidoro, termale, mese dei bagni;
– fructidor, fruttidoro, fruttifero , mese dei frutti
Al fine di poter totalizzare i 365 giorni del calendario gregoriano, l’anno si completava con 5 giorni festivi “complementari”, detti sans-culottides (sanculotti), collocati dopo il mese fruttidoro e così dedicati:
1 – festa della Virtù
2 – festa del Genio
3 – Festa del Travaglio
4 – Pesta dell’Opinione
5 – Festa delle Ricompense
Inoltre un sesto giorno complementare, chiamato “giorno della rivoluzione”, si aggiungeva ogni quattro anni per tener conto degli anni bisestili, già previsti nel calendario gregoriano; questo anno con il sesto giorno complementare era detto “sestile”.
Segue: articolo completo in formato pdf (0,8 MB) da Panorama Nusismatico nr.31/gennaio 1989 – articolo richiesto da un ns.lettore.