Senza alcun dubbio, la 90a asta numismatica di H.D. Rauch che si è tenuta dal 4 al 6 luglio 2012 a Vienna, è stato uno degli eventi più importanti accaduti nel corso dei 40 anni di storia della compagnia. Più di 3.000 lotti hanno suscitato il grande interesse internazionale tra commercianti e collezionisti. Come sempre, più del 90% delle vendite è stata raggiunta con facilità e alcuni prezzi di base raddoppiati e triplicati o venduti comunque a prezzi notevoli. In tutte le aree del collezionismo, le monete migliori hanno ottenuto prezzi da record – più di 60 lotti hanno raggiunto prezzi record.
Qui si presenta una selezione dei risultati migliori.
La più importante tra le monete antiche è stato di certo l’aureo di Giuliano di Pannonia, estremamente raro (lotto 859). La moneta di copertina del primo catalogo ha più che raddoppiato la sua stima, da 40.000 euro è stata assegnata per 90.000.
Al secondo posto tra le monete più importanti, lo spettacolare aureo di Licinio II (lotto 919). Questa bella moneta è stata venduta per 75.000 euro, più di quattro volte in suo prezzo base.
Tra i più rilevanti prezzi battuti – si possono citare, per esempio, i 32.000 euro per l’aureo dinastico di Augusto (lotto 313), i 33.000 euro per l’eccellente aureo di Adriano (lotto 427), i 40.000 euro per l’aureo di Pertinax (lotto 537), o i 32.000 euro di aumento per il prezzo dell’aureo di Magnia Urbica (lotto 856) – rientra il lotto numero 884: l’aureo di Massimiano Erculeo, davvero molto raro, che ha raggiunto una prezzo di 34.000 euro, più di cinque volte il prezzo base e più di quattro volte l’ultimo prezzo di vendita per questa moneta in un’asta, quella di Leu AG nel 2004.
Le monete europee moderne hanno attratto l’attenzione per lo più con una collezione di talleri tedeschi dei tempi di Carlo V che hanno raggiunto tutti prezzi superiori alla media (il lotto numero 2211, per esempio, un tallero di Öttingen del 1539, è stato venduto per l’incredibile somma di 5.000 euro pur avendo un prezzo base di 700). Anche i 6 Gulden Klippe del 1704 da Ulm (lotto 2258) hanno visto crescere il prezzo base di 7.000 euro, fino ad arrivare sopra i 25.000. Il miglio pezzo dalla Russia, i due rubli da 37½ del 1902 (lotti 2479 e 2480) sono stati assegnati rispettivamente per 85.000 e 65.000 euro.
La forza delle monete Ungheresi-Transilvane è stata confermata dal raro ducato di Giovanni Kemeny (lotto 2537): dopo notevoli offerte il prezzo di partenza di 20.000 euro è più che raddoppiato e la moneta è stata venduta per la sensazionale cifra di 52.000 euro, con soddisfazione del compratore.
Il Sacro romano impero e Habsburg, tradizionalmente forti a Vienna, sono riusciti ad aumentare l’ampio successo dell’asta con prezzi piuttosto alti. La moneta più rara è stata anche quella più costosa: i 4 ducati Klippe dell’assedio di Vienna del 1529 (lotto 3003). Il prezzo per quest’unicum è aumentato di otto volte rispetto quello base, prima di essere venduto per 80.000 euro al fortunato compratore. Il pezzo corrispondente, i 2 ducati Klippe 1529 (lotto 3004), hanno realizzato 26.000 euro, più di sette volte il prezzo base di 3.500 euro.
L’asta ha visto susseguirsi vari ducati, tutti con eccezionali prezzi: il 10 ducati del 1625 da Praga (lotto 3201), per esempio, è stato venduto per 31.000 ero, il 10 ducati del 1648, anch’esso dalla zecca di Praga (lotto 3264), ha ottenuto a quasi 36.000 euro. Il prezzo per i 10 ducati del 1678 da Olmütz (lotto 3940) è stato accresciuto fino a raggiungere più di 33.000 euro.
Tra le rarità in oro ci sono stati anche straordinari risultati in monete di “piccolo cambio”: i 20 Kreuzer del 1831, esemplare A, molto raro (lotto 3753) è stato venduto per 6.500 euro, e la moneta ¼ Gulden del 1864 dalla zecca di Venezia (lotto 3878) ha ottenuto il prezzo eccezionale di 9.500 euro.
La 90a asta di H.D. Rauch ha confermato il trend corrente del mercato di prezzi da record per superbe monete. Ma oltre che le eccezionali conservazioni, anche la rarità e l’importanza numismatica sono state molto apprezzate come mostrano le eccellenti vendite.
Alla fine – le nostre congratulazioni per il grande successo della casa d’aste H.D. Rauch!
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