È uscito il numero di ottobre (a. XXXIII, n. 321) di Panorama Numismatico.
In copertina, il primo articolo di una serie dedicata ai principali incisori di conii monetali nella zecca di Bologna nel corso del XIX secolo: Un bolognese prestato a Milano: Luigi Manfredini, a firma di Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti e Guglielmo Cassanelli: Luigi Manfredini fu colui che realizzò buona parte delle monete del periodo napoleonico, spesso in collaborazione con Gerolamo Vassallo o Giuseppe Salvirch, sia per la zecca Bologna che per quella di Milano, e al quale gli autori attribuiscono alcuni nuovi conii.
Troverete all’interno:
- Errori e varianti di conio sono molto frequenti in numismatica, nonostante l’automatizzazione delle fasi di lavorazione. Tra i più recenti, l’imbarazzante errore che si trova impresso sulla moneta da 50 pesos del Cile in bronzo d’alluminio, coniato nel 2008, di cui parla Gianni Graziosi in 50 pesos della Repubblica de Chiie… scusate de Chile.
Per la monetazione antica:
- Roberto Diegi intende riempire un vuoto storico dedicando l’articolo a Galla Placidia, una imperatrice ancora poco conosciuta che, oltre all’influenza alla corte imperiale e in ambito religioso, fece coniare alcune monete in oro, argento e bronzo oggi di particolare rarità.
Per la monetazione moderna:
- Giovanni Longo tratta di Una rara moneta del Canavese ritrovata. Il grosso dei conti di San Martino. Nessun documento ritrovato finora, però, ha mai menzionato l’esistenza di una zecca dei conti di Canavese; qual è l’origine di queste rare monete?
- In seguito alla comparsa, in aste pubbliche, di due esemplari di follaro della zecca di Salerno con piccole varianti non censite, Pierluigi Canoro dedica un intervento a questo argomento, in Note su due varianti inedite di follari salernitani.
- Claudio Cassanelli, analizzando alcune monete destinate al Levante fatte coniare dal duca Cesare d’Este, illustra i risultati della ricerca in Cesare I d’Este. Contraffazione ad imitazione della moneta polacca dreigroscher o artilucco.
- Alberto Castellotti si occupa del ducatone con la nave fatto coniare da Vincenzo II Gonzaga, moneta allegorica particolarmente rara di cui già si interessò Alessandro Magnaguti, in Un galeone per l’isola che non c’è.
Per la medaglie e decorazioni:
- Il rito dell’investitura pontificale aveva il suo apice nella solenne presa del Possesso della basilica di San Giovanni in Laterano, dopo la cerimonia dell’incoronazione. Fabio Robotti ci parla della medaglia coniata in occasione della cavalcata di Pio IX, l’ultima prima della caduta dello Stato Pontificio, in La medaglia per l’ultima cavalcata del Possesso nella Roma pontificia.
Per la monetazione contemporanea:
- Dopo l’Unità d’Italia si presentarono stringenti esigenze di finanziamento al novello Stato. A partire dal 1866, vari furono i decreti che riguardarono l’emissione di biglietti bancari, come illustrato da Giovanni Ardimento in Le prime emissioni della Banca Nazionale del Regno: problemi tecnici, monetari e finanziari.
Per la rubrica Recensioni, Fabio Robotti parla del libro di Alessio Varisco, Fides et caritas. Il beato Gherardo de’ Saxo e i 900 anni dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, con una sezione dedicata alla faleristica in cui è illustrato l’intero corpus di insegne sia del Sovrano Militare Ordine di Malta che dell’Ordine pro Merito Melitensi.
Per la rubrica Emissioni numismatiche si presentano le ultime emissioni dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato italiano (2 euro celebrativi, divisionale proof, coniazioni in oro e argento), e le emissioni dello Stato del Vaticano (2 euro commemorativi, monetazione in oro da 10 e 100 euro).
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