È uscito il numero di maggio (a. XXXIII, n. 317) di Panorama Numismatico.
In copertina, Venetorum Fides Inviolabilis. Analisi storica e statistica dei bisanti veneziani ossidionali per Cipro (1570), di Luigi Feruglio: Cipro è stata a lungo un importante avamposto sulla rotta dei commerci con l’Oriente. Possedimento veneziano dalla fine del Quattrocento, venne attaccata nel 1570 dalla flotta del sultano turco Selim II e, mentre tutte le roccaforti veneziane caddero una dopo l’altra, l’unica città a resistere fu Famagosta. Proprio lì, nei lunghi mesi d’assedio, venne battuto il bisante, una moneta di necessità indispensabile per i traffici interni. L’autore dell’intervento ne ha analizzato ogni aspetto, dai conii e le varianti, all’interpretazione delle legende.
Troverete all’interno:
- Gianni Graziosi, nel Frutteto dei miracoli, racconta del ritrovamento di un tesoro a Ueken, nel Cantone di Argovia, in Svizzera, dove sono venute alla luce 4.166 monete romane, una delle più ricche scoperte di monete antiche in territorio elvetico. Questo articolo è disponibile online come anteprima.
Per la monetazione antica:
- Il cavallo nella monetazione romana. Dalla Repubblica all’Impero, è la nuova ricerca intrapresa da Roberto Diegi intorno alla rappresentazione del cavallo, della quale presentiamo la prima parte: comparsa già sui quadrigati romano-campani, ebbe il momento di maggior rilievo nell’epoca repubblicana.
Per la monetazione moderna:
- Il ritrovamento di un “libretto” piombinese nell’Archivio Segreto Vaticano, nel quale sono annotate le quantità di rame e argento «per farne moneta», consente a Luciano Giannoni di approfondire gli aspetti legati alla vita economica del Principato di Piombino alla metà del XVII secolo. L’autore ne parla in Entrate e uscite della zecca di Piombino nell’anno 1643 (stile piombinese).
- Alla grande produzione di contraffazioni battute a Messerano, Lorenzo Bellesia ora aggiunge una moneta da 2 lire di Modena di Francesco I con una curiosa legenda. L’autore la descrive in Una moneta di Messerano forse inedita.
Per la monetazione estera:
- L’impossibilità di rifornirsi di materie prime, a partire dal 1918, portò molte città della Germania a stampare biglietti di necessità per far fronte alla mancanza di moneta divisionale. Si tratta di biglietti con temi figurativi molto interessanti, chiamati Notgeld, testimoni di un periodo particolare della storia tedesca, come racconta Corrado Marino in I Notgeld di Ebstorf nel segno della rivoluzione.
- Nell’Unione Sovietica già costituita furono emesse monete d’oro che avevano ancora un gusto ancien régime e che, anacronisticamente vennero riconiate a partire dal 1975. Ne parla Giuseppe Carucci in Il cervonetz aureo del 1923.
Per la monetazione contemporanea:
- Tra gli istituti di credito italiani fondati in Paesi esteri, di particolare interesse fu il Banco italiano dell’Uruguay, le cui emissioni sono oggi molto ricercate sul mercato. Gaetano Russo ne illustra le vicende in Italianità nel mondo.
Le Notizie dal mondo numismatico riportano le recensioni di due aste che si terranno in primavera: Numismatica Ars Classica Nac organizzerà due giorni di eventi all’Hotel Baur au Lac di Zurigo il 23 e 24 maggio prossimi, mentre Sincona, nella nuova sede di Limmatquai, sempre a Zurigo, terrà la propria vendita dal 18 al 20 maggio, in parte in collaborazione con la casa d’aste Nomisma di San Marino.
Si dà, inoltre, un’anticipazione dell’asta monegasca che Monnaies de collection sta organizzando per il 2 dicembre prossimo sotto la guida dell’esperto numismatico Nicolas Gimbert.
Per la rubrica Recensioni, è illustrato il terzo volume di Roman Provincial Coinage (RPC), serie curata dai dipartimenti di numismatica della Bibliothèque Nationale de France e del British Museum di Londra, dedicato agli imperatori Nerva, Traiano e Adriano; inoltre Bernardino Mirra parla del X volume del Quaderno di Studi dell’Associazione Culturale Italia Numismatica, contenente, questa volta, tre corposi saggi.
Il nuovo numero della rivista è disponibile al costo di 5,50 euro sullo shop online di Nomisma
2 Comments
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luigi feruglio
Ricordo che il database dei dati ponderali del Bisante è aperto a chi volesse contribuire con le specifiche dei propri pezzi. Grazie,
Luigi Feruglio