La Zecca di Stato della Città del Vaticano ha emesso una medaglia ufficiale sul tema della pace in Ucraina, per unirsi all’appello contro la guerra e si torni al dialogo. Le medaglie sono prodotte dalla Alberti Visconti Senesi Manifattura Metalli negli stabilimenti di Pognano, Bergamo, per conto della Commercializzazione Filatelica e Numismatica-CFN e sono ideate da Orietta Rossi (dritto) e Daniela Longo (rovescio). Il dritto raffigura tre generazioni di una famiglia in fuga da una città distrutta dalle bombe con tutta la vita in una valigia, una bambina porta il suo peluche ed è guidata da sua madre che cammina verso di noi ricordandoci il dovere di confortare e mostrare solidarietà. In alto, in latino e in cirillico, ci sono le parole PAX – MИP (pace). Il verso raffigura la colomba della pace con un ramo d’ulivo sopra il nome di Sua Santità Papa Francesco, il suo stemma e la scritta: Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kyiv, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi. Il testo è tratto da una speciale preghiera composta dal vescovo di Napoli Domenico Battaglia e recitata da Francesco al termine dell’udienza generale del 16 marzo.
La collana “Materiali” del «Bollettino di Numismatica», cataloghi sistematici di materiali numismatici o affini custoditi in collezioni pubbliche, si è arricchita di nuove pubblicazioni.
Numero 58 – La zecca di Casale Monferrato, Parte I, Da Gian Giacomo Paleologo (1418-1445) a Guglielmo II Paleologo (1494-1518), di Luca Gianazza
Numero 59 – La zecca di Casale Monferrato, Parte II, Da Guglielmo II Paleologo (1494-1518) a Giovanni Giorgio Paleologo (1530-1533), di Luca Gianazza
Numero 60 – Il ripostiglio da Rio Marina (1901), III-I sec. a.C., di Simone Boccardi, Valentina Caffieri e Sara Guiati
Numero 61 – La zecca di Bologna (1724-1740), Parte X, Da Benedetto XIII (1724-1730) alla Sede Vacante 1740, di Michele Chimienti e Giovanni B. Vigna
Numero 62 – La zecca di Milano. Ludovico XII d’Orléans, re di Francia (1498-1515) e duca di Milano (1499; 1500-1512), di Alessandro Toffanin
Numero 63 – Le zecche dell’Italia Bizantina, Parte I, Ravenna-Roma, di Bruno Callegher
Numero 64 – La zecca di Piacenza. Da Alessandro Farnese (1586-1592) a Ranuccio I Farnese (1592-1622), di Giorgio Fusconi
Numero 65 – La zecca di Camerino. Da Giulia da Varano (1527-1534) a Paolo III (1534-1549), di Lorenzo Bellesia
A Formigine (MO), sabato 11 e domenica 12 giugno si terrà CollezioniaMO, 2° convegno numismatico, filatelico, cartoline e piccolo antiquariato, presso il Palazzetto dello Sport in via delle Olimpiadi, 4.
Gli orari sono i seguenti:
sabato 11/06/2022: dalle 9 alle 18,00.
domenica 12/06/2022: dalle 9,30 alle 12,30.
Costo del tavolo (2 mt): euro 150,00, secondo tavolo euro 130,00.
Convenzione con Hotel 2 Pini, a Formigine: camera singola euro 50 – camera doppia 65,00 – camera tripla 95,00, colazione inclusa.
Cena a convenzione con specialità emiliane: euro 25,00 su prenotazione.
Indicazione per chi arriva in auto:
uscita Modena Nord, tenersi sulla dx e imboccare la tangenziale in direzione Sassuolo per 8 km, prendere uscita a dx Formigine-Corlo, immettersi in via Radici in Piano direzione Sassuolo per 2,5 km, prendere a sx Via Ferrari per 1 km, sulla sx Palazzetto dello Sport, Via Olimpiadi 4. (altro…)

Sego, statere d’oro, ca. 5-15 d.C., ABC 441, trovato vicino a Dover, Kent, nel 1990. Solo altri sette esemplari noti.
Una rara moneta celtica di 2.000 anni, che si pensa sia collegata alla tratta degli schiavi nella Gran Bretagna dell’età del ferro, sarà venduta il 17 luglio dalla casa d’aste Chris Rudd.
Trovata vicino a Dover, nel Kent, nel 1990, la moneta è uno statere d’oro di Sego, che potrebbe essere stato un figlio di Tasciovano e che governò nel Kent orientale intorno al 5-15 d.C. «Penso che Sego fosse coinvolto nella tratta degli schiavi attraverso il canale», afferma Elizabeth Cottam, specialista in monete celtiche. «Sospetto che Sego abbia comprato prigionieri da altri governanti tribali britannici, li abbia pagati con stateri d’oro come questo e li abbia traghettati attraverso la Manica per cederli a mercanti di schiavi gallo-romani». A sostegno della sua teoria, Liz afferma che Strabone, il geografo greco, riferì che gli schiavi erano una delle principali esportazioni della Gran Bretagna, che una catena per schiavi è stata trovata nel Kent e che una moneta d’argento celtica, trovata anch’essa nel Kent, mostra un’anfora da vino romana portata da due schiavi. «Non è tutto», continua Liz, «simili anfore di vino romane sono state trovate nel Kent e, inoltre, il nome di Sego si trova su una moneta di bronzo cantica che mostra quella che avrebbe potuto essere una nave di schiavi attraverso la Manica».
È uscito il nuovo numero di «Panorama Numismatico» (n. 384, giugno 2022).
In copertina: Primo tentativo di censimento dei contrassegni nei ducati veneti, di Andrea Keber, l’analisi di quegli elementi, adottati dai massari della zecca veneziana lungo tutto il periodo dei Dogi, per un controllo più efficace sulle coniazioni in oro.
Troverete, all’interno
Per le Curiosità numismatiche:
- I fiori sono protagonisti della primavera anche in numismatica: moltissime monete, sia classiche che moderne destinate sia alla circolazione sia ai collezionisti, li riportano impressi sui tondelli. Gianni Graziosi illustra alcuni esempi, senza la pretesa di analizzare in modo completo ed esaustivo la tematica, in Tra fiori e numismatica.