Giovedì 7 dicembre, alle ore 16,30, all’interno della manifestazione Più libri più liberi, presso la Sala Nettuno del Roma Convention Center – La Nuvola a Roma (viale Asia, 25), verrà presentato il libro di Stefano Poddi I falsi della baracca 19, edito dalla casa editrice Il Filo di Arianna.
A distanza di quattordici anni dalla pubblicazione in lingua italiana del libro di Adolf Burger, l’Officina del diavolo, Stefano Poddi, presidente dell’Associazione Italiana Cartamoneta e Direttore della rivista “AIC Magazine”, ripropone, con l’ausilio di un’accurata documentazione e inquadrandolo nel contesto economico politico di allora, un episodio svoltosi durante la Seconda guerra mondiale nel più assoluto segreto.
È uscito il nuovo numero di «Panorama Numismatico» (n. 400, dicembre 2023).
In copertina, 1984-2023: 40 anni di Panorama Numismatico: la nostra rivista festeggia i 400 numeri e i 40 anni proponendo un numero speciale dedicato alla sua storia, ai suoi collaboratori e agli articoli più interessanti pubblicati negli anni.
Troverete, all’interno
Per la monetazione antica:
- Le votazioni nell’antica Roma, di Mariella Cambi Mariani: alcune monete riportano immagini riferibili a leggi e modalità delle votazioni nella Roma repubblicana.
- Alberto Castellotti parla di un rarissimo statere coniato in Tracia raffigurante una ballerina nell’atto di accennare un tipico passo di danza, in Sognando le gambe di Abdera.
di Gianni Graziosi
La libreria numismatica si arricchisce di un interessante volume: una monografia sulla zecca di Recanati con cui Lorenzo Bellesia inizia un intrigante ciclo di studi di numismatica sulle zecche Marchigiane. Vale la pena evidenziare, qualora ce ne fosse bisogno, che Bellesia finora ha realizzato numerosi ed approfonditi studi monografici su zecche, in particolare dell’Emilia Romagna, da Mirandola a Reggio Emilia, da Compiano a Rimini, da Massa Lombarda a Ferrara. Per non dimenticare quelli su Massa di Lunigiana, Como e Lucca, oltre al ciclo delle zecche dei così detti rami minori della famiglia Gonzaga: Guastalla, Novellara, Pomponesco e Bozzolo, Sabbioneta, Solferino e Castiglione delle Stiviere.
Relativamente pochi studiosi si interessarono della zecca di Recanati e alle sue emissioni, anche perché furono limitate sia nel tempo sia nella quantità. Tra essi, Ludovico Antonio Muratori che, nell’opera De Moneta del 1750, pubblicò due monete di Recanati, e il ferrarese Vincenzo Bellini che, nei volumi De monetis Italie Medii Aevi del 1755 e del 1779, ne descrisse delle nuove. Verso la fine del XVIII secolo alcuni studiosi di storia locale iniziarono a pubblicare le prime monografie complete sulla zecca della loro città. Tra essi il conte recanatese Monaldo Leopardi (1776-1847), passato alla storia per essere stato padre di Giacomo Leopardi, uno tra i maggiori poeti italiani dell’Ottocento; Monaldo che, da grande amante della cultura e della storia della sua terra, dedicò la sua prima opera alle monete facendo stampare, nel 1822, Notizie della zecca e delle monete recanatesi. Successivamente, nel volume XIII del Corpus Nummorum Italicorum (1932) dedicato alle zecche marchigiane, a Recanati vennero dedicate poche pagine (da 484 a 489) con una breve introduzione. (altro…)
Giovedì 30 novembre, alle ore 17.30, presso la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi si terrà la conferenza Monete e banconote dalle Collezioni Bruschi e Bistoni. Un tesoro da scoprire.
Programma:
Intervento di Franca Maria Vanni, Consulente della Sezione Numismatica della Fondazione Ivan Bruschi
a colloquio con Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi
Il volume I tetradrammi di Leontinoi. Dinamiche produttive e storico-artistiche, di Sebastiano Paolo Maltese, edito da EUT-Edizioni Università di Trieste, rappresenta un significativo contributo allo studio della numismatica e dell’arte siceliote. È una (breve) tappa del progetto di ricerca che l’autore sta portando avanti sulle monetazioni della Sicilia sud-orientale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e la Eberhard-Karls Universität di Tübingen.
Si tratta del primo studio sistematico sulla produzione di tetradrammi da parte di Leontinoi le cui emissioni, tra le maggiori testimonianze dell’arte incisoria siceliota, si concentrano tra gli anni Settanta e Venti del V secolo a.C. La ricerca affronta la coniazione di centosessantadue serie di tetradrammi, commentate attraverso la ricostruzione delle sequenze dei conii, l’analisi stilistico-formale dei tipi monetali, il confronto con i nominali minori, nonché lo spoglio dei ripostigli noti, offrendo nuovi elementi e considerazioni nell’ambito degli studi di numismatica e archeologia greca in Sicilia. (altro…)