Chi crede che sulle monete del Regno d’Italia, perché molto recenti, si sappia tutto o si sia scritto di tutto, dovrebbe leggere il libro Davide Calandra. I segreti della quadriga, curato da Andrea Dalla Valle e Alessio Sena. Si tratta della storia di alcune monete di Vittorio Emanuele III contraddistinte da una quadriga al rovescio e realizzate su modelli dello scultore Davide Calandra ritrovati per puro caso: le ben note monete da una, due e cinque lire coniate tra il 1906 ed il 1914.
Il libro traccia la storia di queste monete partendo dalla riforma dell’intera monetazione metallica italiana avvenuta dopo la salita al trono di Vittorio Emanuele III nel 1900. Infatti nei primi anni del regno fu evidente come la produzione del nuovo sovrano dovesse essere rinnovata per cui si decise di costruire una zecca più moderna ed efficiente e di produrre monete che mutassero la monotonia che aveva contraddistinto le precedenti emissioni.
È uscito il nuovo numero di «Panorama Numismatico» (n. 411, dicembre 2024).
In copertina, Natale: luce del sole, di Gianni Graziosi: le raffigurazioni della Natività sulle monete coniate nelle zecche italiane sono piuttosto rare e, spesso, gli esemplari si ritrovano forati perché furono utilizzati come medaglie devozionali o per il loro valore apotropaico, come illustra l’autore in questo viaggio numismatico nelle storie evangeliche.
Troverete, all’interno
Per la monetazione antica: (altro…)
Bologna Sabauda. Dal Governo delle Romagne al Regno d’Italia. Chiusura della Zecca (1859-1862)
di Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Renzo Bruni
Il 4 giugno 1859, durante la seconda guerra d’indipendenza, l’esercito franco-piemontese sconfisse gli austriaci (Battaglia di Magenta), costringendoli a ritirarsi dai presidi a sud del Po. Nella notte tra l’11 e il 12 giugno questi abbandonarono Bologna, seguiti dal Legato pontificio Giuseppe Milesi Pironi Ferretti. La Municipalità diede allora vita ad una Giunta Provvisoria di Governo che rivolse ai cittadini un proclama annunciando di avere «invocata la dittatura» «del magnanimo Re di Piemonte». Essa venne riconosciuta come Centrale di Governo dai Comitati costituiti nelle città limitrofe, reggendo il capoluogo e le ex Legazioni nelle settimane successive; tra le disposizioni emanate, stabilì il corso legale della Lira italiana nel territorio (28 giugno 1859), provvedimento accolto con favore dalla popolazione…
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Articolo a stampa su Panorama Numismatico n. 410, novembre 2024
È uscito il nuovo numero di «Panorama Numismatico» (n. 410, novembre 2024).
In copertina, Bologna Sabauda. Dal Governo delle Romagne al Regno d’Italia. Chiusura della Zecca (1859-1862), di Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli e Renzo Bruni: nelle vicissitudini storiche preunitarie l’attività della zecca bolognese proseguì con le usuali difficoltà, così come accadde ad altre zecche del nuovo stato, finché venne chiusa e la zecca di Roma, dal 1970, rimase la sola del Regno d’Italia.
Troverete, all’interno
Per la monetazione antica:
- Antri sotterranei vennero usati spesso, nel corso dei secoli, per celare gruzzoli. Alcuni di questi non furono mai recuperati dai proprietari ma riscoperti solo in tempi recenti. Ne parla Roberto Diegi in Grotte e caverne abitate dall’uomo.