Allestita da Andrea Quarti con la collaborazione di Renzo Bruni e la sponsorizzazione dell’amministrazione locale, dal 30 ottobre al 28 novembre 2010, a Bondeno di Ferrara, è possibile visitare una mostra dal titolo “SALVADANAI & RISPARMIO – tradizione culturale, funzione pedagogica, fattore di sviluppo economico e di progresso della società” che, come si può ben intuire, si pone l’obiettivo di illustrare al visitatore (con particolare attenzione ai giovani in età scolare) il fenomeno-concetto del risparmio raccontando nascita (agli inizi dell’800 in concomitanza con la creazione delle prime Casse di Risparmio), evoluzione e sviluppo mondiale di tale pratica, con particolare risalto all’importantissimo ruolo dell’Italia in tale ambito (si pensi che il primo Congresso sul risparmio fu celebrato per iniziativa e organizzazione tutte italiane, ndr).
Che le monete e le banconote fossero, a volte, vere opere d’arte è cosa risaputa e nota, ma che potessero essere il mezzo attraverso cui anonimi “artisti” di tutto il mondo danno libero sfogo e visibilità alla loro fantasia creativa è certamente cosa meno conosciuta. Sicuramente oggi esistono molti più metodi di espressione individuale, rispetto a qualsiasi altro periodo storico, ed alcuni hanno pensato bene di utilizzare pure il denaro.
di Lorenzo Bellesia – da Panorama Numismatico nr.256 / Novembre 2010
L’AMBROSINO MILANESE FU CONIATO PER TUTTA LA SECONDA META’ DEL DUECENTO CON DIVERSI SIMBOLI. IN QUESTO ARTICOLO NE VIENE PROPOSTA UNA CRONOLOGIA E INDICATA UNA RARITA’.
Seconda parte
Il catalogo degli ambrosini
Fu il Muratori a pubblicare un ambrosino per la prima volta collocandolo circiter annum Christi MCCLX vacante Imperio. Nel disegno allegato si poteva osservare un esemplare con i trifogli agli angoli della croce. Nello stesso volume Ferdinando Schiavini pubblicò un esemplare con i crescenti ed i punti agli angoli.
Il 30 novembre ed il 1 dicembre a Ginevra sarà battuta la sesta asta della Numismatica Genevensis. Come noto, le aste di questa prestigiosa casa si tengono ogni due anni raccogliendo il fior fiore di quanto possa offrire il mercato. Anche questo catalogo non delude affatto le aspettative ed accontenterà anche i palati più esigenti in fatto di monete rare e, soprattutto, di grandissima qualità.
Il catalogo comprende 1.060 lotti, tutti selezionatissimi. Oltre a spettacolari sezioni dedicate alle monete greche e romane, è di grande importanza quella delle monete italiane di cui qui potremo dare appena un accenno considerato il loro grande numero.
Raccomandiamo i lettori di visionare il catalogo direttamente nei siti segnalati in fondo a questo articolo perché ne vale veramente la pena.
La materia dei falsi d’epoca suscita molto interesse tra i collezionisti. Si tratta di piccoli pezzi di storia che sanno di vita vissuta ancor più delle monete autentiche, quelle che hanno circolato di mano in mano. Le monete false invece hanno dietro il fascino dell’ignoto. Quasi sempre poi si presentano in pessimo stato di conservazione per il metallo vile di cui sono composte oppure per le prove cui furono sottoposte per verificarne la bontà.
In questo suo lavoro Biagio Ingrao, appassionatissimo collezionista e studioso di monete sabaude, ha voluto studiare proprio i falsi d’epoca nella monetazione dei Savoia dal Medioevo (la prima moneta in catalogo è un quarto di Ludovico 1440-1465) fino al Regno d’Italia, periodo cui ovviamente spetta il maggior numero di pezzi. In totale gli esemplari censiti sono 189.
Le monete sono elencate in ordine cronologico specificando i dati tecnici ed in particolare il sistema utilizzato per produrre i falsi. (altro…)