Il 30 novembre ed il 1 dicembre a Ginevra sarà battuta la sesta asta della Numismatica Genevensis. Come noto, le aste di questa prestigiosa casa si tengono ogni due anni raccogliendo il fior fiore di quanto possa offrire il mercato. Anche questo catalogo non delude affatto le aspettative ed accontenterà anche i palati più esigenti in fatto di monete rare e, soprattutto, di grandissima qualità.
Il catalogo comprende 1.060 lotti, tutti selezionatissimi. Oltre a spettacolari sezioni dedicate alle monete greche e romane, è di grande importanza quella delle monete italiane di cui qui potremo dare appena un accenno considerato il loro grande numero.
Raccomandiamo i lettori di visionare il catalogo direttamente nei siti segnalati in fondo a questo articolo perché ne vale veramente la pena.
La materia dei falsi d’epoca suscita molto interesse tra i collezionisti. Si tratta di piccoli pezzi di storia che sanno di vita vissuta ancor più delle monete autentiche, quelle che hanno circolato di mano in mano. Le monete false invece hanno dietro il fascino dell’ignoto. Quasi sempre poi si presentano in pessimo stato di conservazione per il metallo vile di cui sono composte oppure per le prove cui furono sottoposte per verificarne la bontà.
In questo suo lavoro Biagio Ingrao, appassionatissimo collezionista e studioso di monete sabaude, ha voluto studiare proprio i falsi d’epoca nella monetazione dei Savoia dal Medioevo (la prima moneta in catalogo è un quarto di Ludovico 1440-1465) fino al Regno d’Italia, periodo cui ovviamente spetta il maggior numero di pezzi. In totale gli esemplari censiti sono 189.
Le monete sono elencate in ordine cronologico specificando i dati tecnici ed in particolare il sistema utilizzato per produrre i falsi. (altro…)
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico. Ecco gli articoli:
Notizie dal mondo numismatico – Pag. 3
Roberto Diegi, Le monete della prima Tetrarchia – Pag. 9
Ronaldo Bertozzi, Caio Mario su un denario della fine del Bellum Sociale – Pag. 21
Lorenzo Bellesia, L’ambrosino milanese. Seconda parte – Pag. 25
Gianluigi Esposito, Un sesino inedito della zecca di Tresana– Pag. 39
Marco Rilli e Giovanni Santelli, Tariffa monetaria connessa all’unione doganale austro estense parmigiana del 1852 – Pag. 41
Un ricordo di Angelo Bazzoni, Mario Traina, Luigi Manfredini e Maurizio Airaghi – Pag. 49
Recensioni – Pag. 55
Monete da sogno nell’asta Numismatica Genevensi – Pag. 58
Mostre e Convegni – Pag. 62
Aste in agenda – Pag. 63
di Lorenzo Bellesia – da Panorama Numismatico nr.255 / Ottobre 2010
L’AMBROSINO MILANESE FU CONIATO PER TUTTA LA SECONDA META’ DEL DUECENTO CON DIVERSI SIMBOLI. IN QUESTO ARTICOLO NE VIENE PROPOSTA UNA CRONOLOGIA E INDICATA UNA RARITA’ PER OGNI VARIANTE.
Prima parte
Premessa
Dopo secoli in cui la moneta coniata a Milano aveva avuto il nome di un re od un imperatore, nella seconda metà del Duecento si cominciò a battere un nominale in argento del tutto nuovo, decisamente più pesante di tutte le precedenti. Questa moneta aveva al diritto il nome della città insieme ad una croce ed al rovescio Sant’Ambrogio seduto di fronte e benedicente. Proprio per la presenza del Santo la moneta fu chiamata ambroxinus e se ne produssero un gran numero di varianti per circa mezzo secolo.
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di Gionata Barbieri – da Panorama Numismatico nr.255 / Ottobre 2010
LA ZECCA AQUILANA IN QUESTI ULTIMI TEMPI E’ STATA OGGETTO DI NUOVI STUDI. ORA VIENE PUBBLICATO UN BOLOGNINO CHE SI DISTINGUE IN PARTICOLARE PER UN’AQUILA INTORNO ALLA QUALE SONO DISPOSTE A CROCE LE LETTERE A Q L A.
L’esistenza di una cospicua varietà di bolognini coniati nella zecca aquilana è qualcosa di cui siamo ben a conoscenza grazie alla letteratura passata ma anche a quella di più recente pubblicazione (cfr. bibliografia); ad essi vengo ad aggiungere il tipo inedito trattato in questo studio. Come avrò modo di discorrere tra breve, la descrizione della moneta suddetta risulterà particolarmente utile anche per chiarire alcune vicende legate alla storia dell’iconografia monetale de L’Aquila, fungendo, senza mezzi termini, da pietra miliare.