Vista la gran quantità di richieste pervenute, procederemo all’inserimento degli articoli, circa uno alla settimana, rispettando l’ordine delle richieste e pubblicandoli a partire da gennaio 2011.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.222 / ottobre 2007
Gaius Julius Caesar Germanicus
Biografia
Gaio nacque ad Antium il 31 agosto del 12 d.C. Era il terzogenito maschio di Germanico e di Agrippina Maggiore, scampato alla condanna all’esilio della madre e dei fratelli, Nerone Cesare e Druso Cesare, comminata dal Prefetto del Pretorio Seiano per una presunta congiura degli stessi, assieme ad altri personaggi illustri condannati a morte, diretta ad eliminare l’Imperatore Tiberio.
Le sue origini trovano importanti radici nell’albero genealogico della Gens Julia: Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto e padre di Agrippina Maggiore, era infatti suo nonno in linea materna, anche se Gaio non amava questa ascendenza, considerata di poco nobile lignaggio.
Da piccolo Gaio era stato praticamente allevato tra i legionari comandati dal padre Germanico alla frontiera del Reno ed aveva portato dei sandali militari (caligae) come quelli dei soldati: da qui il soprannome Caligola (piccolo sandalo) datogli dai legionari, che lo accompagnò poi per tutta la vita.
di Lorenzo Bellesia – da Panorama Numismatico nr.257/Dicembre 2010
L’AMBROSINO MILANESE FU CONIATO PER TUTTA LA SECONDA META’ DEL DUECENTO CON DIVERSI SIMBOLI. IN QUESTO ARTICOLO NE VIENE PROPOSTA UNA CRONOLOGIA E INDICATA UNA RARITA’.
Terza parte
Pubblichiamo qui la versione completa in formato pdf della terza e ultima parte dello studio di Lorenzo Bellesia sull’ambrosino milanese:
L’ambrosino milanese – parte 3 (1,9 MB)
Da oggi è possibile richiedere la pubblicazione sul sito di vecchi articoli di Panorama Numismatico dal numero 0 al 147. E’ sufficiente compilare il modulo presente nella sezione INDICI DI PANORAMA NUMISMATICO.
I numeri dal 148 in poi rimangono invece disponibili sullo shop di Nomisma.
Questo libro, frutto di anni di ricerche dell’esperta di numismatica Franca Maria Vanni, viene proposto perché manca a tutt’oggi una monografia completa sulla zecca di Pisa che comprenda uno studio critico delle specie monetarie e il relativo catalogo delle emissioni conosciute. La monografia ha un ambito cronologico che inizia con l’età longobarda (VIII secolo dopo Cristo) e arriva fino al 1509, quando Pisa cadde sotto la denominazione fiorentina. Un capitolo a parte è dedicato anche alla monetazione medicea coniata nella zecca pisana appositamente per i commerci con il Levante.Nella monografia sono presenti numerosi pezzi inediti e il catalogo è strutturato in base all’esame di 14 collezioni museali italiane e straniere, completate dalla visione di 4 collezioni private, per una campionatura totale di 5.000 esemplari.
Oltre al catalogo delle emissioni suddiviso per epoche cronologiche, il volume è corredato da un’appendice dove sono stati trascritti i più importanti documenti riguardanti la zecca e da un indice delle legende del dritto e del rovescio. L’opera è illustrata con tavole e foto a colori.