di Elio Concetti – da Panorama Numismatico 187/luglio 2004
In una trasmissione televisiva si affermò che il re Vittorio Emanuele III di Savoia, da fanciullo , era stato affetto da rachitismo e ciò gli impedì una crescita normale.
Questa malattia è caratterizzata soprattutto da difetti di calcificazione delle ossa e colpisce frequentemente i bambini nei primi tre anni di vita ma può comparire anche nell’adolescenza. Certe conformazioni fisiche dovute ad un mancato sviluppo possono invece interessare anche bambini nati da genitori legati fra loro da stretti vincoli di parentela . Ed è questo, si ritiene , il caso di Vittorio Emanuele III, nato a Napoli nel 1869 da Umberto e Margherita di Savoia.
I due erano cugini di primo grado essendo Margherita figlia di uno zio paterno di Umberto , cioè di Ferdinando , duca di Genova che sposò la principessa Elisabetta di Sassonia. A parte queste unioni dinastiche che influirono negativamente sullo sviluppo fisico di Vittorio Emanuele, si deve riconoscere che egli non si sentì mai menomato dalla sua ridotta corporatura. Dopo la morte violenta del padre salì al trono e, per nulla imbarazzato dalla sua più che modesta statura , iniziò a svolgere le proprie funzioni istituzionali, dalla sua intelligenza e dalla sua cultura . Si attenne sempre e scrupolosamente alle norme dello Statuto albertino per quasi mezzo secolo.
1/10 gennaio – NEW YORK
New York International Numismatic Convention – Presso: Waldorf Astoria Hotel – 301 Park Avenue – New York, NY 10022. Vedi anche l’articolo dedicato e il calendario aste.
8/9 gennaio – MODENA
“Mutina 2010” 52^ Manifestazione filatelica numismatica modenese – Presso: Palazzetto dello sport – Viale Molza, 20 – Informazioni: Associazione filatelica numismatica modenese – Casella Postale 224 – 41100 Modena Centro – Tel. 335.5230552 – Fax: 059.221533
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Abbiamo aggiornato gli indici analitici di Panorama Numismatico al 2010.
Nelle migliaia di pagine di numismatica pubblicate nella rivista dal 1984 ad oggi c’è senz’altro qualcosa che vi può interessare.
Di seguito troverete gli indici analitici della rivista suddivisi per argomento. Li potrete consultare direttamente oppure scaricare in formato pdf.
Se vorrete leggere qualche articolo in particolare potrete richiedere il numero tra gli arretrati nell’apposita sezione del sito di Nomisma.
Per ogni articolo, oltre all’autore, vengono indicati il numero progressivo della rivista ed il mese e l’anno d’edizione. Per i numeri disponibili sul negozio online abbiamo inserito un collegamento diretto.
Le sezioni:
La New York International Numismatic Convention (NYINC) è l’evento più prestigioso negli Stati Uniti per il mondo della numismatica. La prossima, edizione, la numero 39, si terrà al Waldorf Astoria Hotel di New York dall’1 al 10 di gennaio prossimi.
Il clou dell’evento sono sia la presenza di circa 100 ditte di numismatica da tutto il mondo e sia lo svolgimento di alcune aste di prestigio. Ci saranno inoltre conferenze e incontri a tema esclusivamente numismatico.
Fra le case d’asta che effettueranno vendite al pubblico segnaliamo Heritage, Gemini, Freeman and Sear, CNG, Baldwin’s, Stack’s, Ponterio. Molto più lungo invece è l’elenco degli espositori con case d’asta da tutto il mondo, Italia compresa.
Probabilmente nessun altro evento numismatico al mondo offre un programma così ricco: maggiori dettagli sono presenti sul sito della manifestazione, www.nyinc.info.
di Francesco di Rauso – da Panorama Numismatico nr.257/Dicembre 2010
APPARENTEMENTE UN PROBLEMA BANALE: STABILIRE IL DIRITTO ED IL ROVESCIO DI UNA MONETA. MA LA SOLUZIONE IMPLICA IMPORTANTI QUESTIONI STORICHE E NUMISMATICHE.
Stabilire il dritto e il rovescio per alcune monete napoletane, specie per quelle del periodo medievale, è una diatriba che dura da decenni.
Leggendo i lavori di altri studiosi si nota chiaramente una netta discordanza nelle classificazioni. In pratica, a titolo di convenzione, si preferisce considerare come dritto, in ogni caso, il lato riportante il nome del sovrano al di là della presenza o meno dell’effigie reale o di un qualsiasi altro simbolo riconducibile all’autorità emittente. Dal XIX secolo ad oggi vi sono state diverse correnti di pensiero al riguardo ed alcuni studiosi, come ad esempio il celebre Michele Pannuti, hanno ritenuto opportuno rivedere le proprie idee (come giusto che fosse) anche a distanza di decenni. Quest’ultimo, ad esempio, fu tra i curatori della mostra sulle monete napoletane del periodo 1442-1556 tenutasi al Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli nel 1973 e nel catalogo della mostra venne stabilito che il dritto dovesse essere proprio quello riportante il nome del sovrano, ma si sa che con il passare degli anni l’esperienza insegna! Nel 1984, proprio nell’opera Le Monete di Napoli, i due autori Michele Pannuti e Vincenzo Riccio riportarono molte delle sopracitate monete classificando dritto e rovescio con una logica del tutto diversa dalla precedente e che ancora oggi è perfettamente in linea con il pensiero di altri studiosi.