di Stefano Di Virgilio – da Panorama Numismatico 111/settembre 1997
La propaganda di stato
L’ascesa al potere del “movimento” fascista, le giustificazioni di quasi tutti i successivi provvedimenti del governo Mussolini, i proponimenti e i risultati conseguiti vennero sempre sostenuti da una fortissima componente propagandistica.
Il Partito Nazionale Fascista e il governo del cosiddetto ventennio sfruttarono più di ogni altro il potere dell’immagine e del messaggio attraverso tutte le forme di propaganda visiva e sonora allora possibili.
di Pasquale Attianese – da Panorama Numismatico nr.258 / Gennaio 2011
NON POTREBBE, INVECE, TRATTARSI DELLA TESTA DELL’ATLETA MILONE, COMMEMORATO SU EMISSIONI SUCCESSIVE ALLA SUA MORTE?
Come tutti gli appassionati di mitologia classica ed i cultori di numismatica antica sanno molto bene, la raffigurazione del più grande eroe dell’antichità (figlio di Zeus e di Alcmena), ricorre con una frequenza davvero sorprendente sulle monete di tutte le popolazioni del mondo ellenico e non solo. Ci si potrebbe chiedere qual è il reale motivo perché la sua immagine sia presente così spesso su molti coni sia della madre-patria sia delle colonie. Anche i Romani lo effigiarono sulle loro monete, chiara testimonianza di un culto molto sentito per la divinità che, in pratica, sembra perpetrarsi da tempi remotissimi fino agli imperatori di Roma.
E’ disponibile il primo numero del 2011, Panorama Numismatico 258, un numero speciale con ben 10 articoli, ecco il sommario:
– Notizie dal mondo numismatico – Pag. 3
– Pasquale Attianese, Ma è proprio di Herakles il profilo impresso su alcune monete di bronzo coniate a Crotone? – Pag. 5
– Roberto Diegi, Le monete degli usurpatori durante la prima Tetrarchia – Pag. 11
– Antonio Loteta, Un inedito grano di Filippo III zecca di Messina con le iniziali P P – Pag. 18
– Gionata Barbieri, Due falsi d’epoca di cavalli napoletani di Ferdinando I d’Aragona post 1488 – Pag. 21
– Lorenzo Bellesia, Quattro monete inedite o curiose – p. 24.
– Gianni Graziosi, Statuti e leggi per il marchesato di Vignola – Pag. 27
– Guglielmo Cassanelli, Il quattrino di Pio VI nella zecca bolognese – Pag. 36
Vista la gran quantità di richieste pervenute, procederemo all’inserimento degli articoli, circa uno alla settimana, rispettando l’ordine delle richieste e pubblicandoli a partire da gennaio 2011.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.222 / ottobre 2007
Gaius Julius Caesar Germanicus
Biografia
Gaio nacque ad Antium il 31 agosto del 12 d.C. Era il terzogenito maschio di Germanico e di Agrippina Maggiore, scampato alla condanna all’esilio della madre e dei fratelli, Nerone Cesare e Druso Cesare, comminata dal Prefetto del Pretorio Seiano per una presunta congiura degli stessi, assieme ad altri personaggi illustri condannati a morte, diretta ad eliminare l’Imperatore Tiberio.
Le sue origini trovano importanti radici nell’albero genealogico della Gens Julia: Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto e padre di Agrippina Maggiore, era infatti suo nonno in linea materna, anche se Gaio non amava questa ascendenza, considerata di poco nobile lignaggio.
Da piccolo Gaio era stato praticamente allevato tra i legionari comandati dal padre Germanico alla frontiera del Reno ed aveva portato dei sandali militari (caligae) come quelli dei soldati: da qui il soprannome Caligola (piccolo sandalo) datogli dai legionari, che lo accompagnò poi per tutta la vita.