Il 16 aprile, presso la Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco, in concomitanza con l’Assemblea Generale della SNI (Società Numismatica Italiana), si è svolta la premiazione del concorso “Nino Rapetti”. Lanciato lo scorso dicembre attraverso il forum LaMoneta, il concorso era riservato ai giovani fino a 26 anni che dovevano produrre una ricerca originale di numismatica classica, medievale o moderna con un’estensione temporale compresa tra la nascita della moneta e l’Unità d’Italia. La Commissione del concorso ha selezionato i lavori di otto partecipanti giungendo a questa classifica:
di Michelangelo Bonì
Nel 1859 Giuseppe Barone, valoroso incisore palermitano, pensò di omaggiare Ferdinando II di Borbone re del Regno delle Due Sicilie, con una superba medaglia. Nell’articolo che segue, parleremo ampiamente di tale coniazione vero fiore all’occhiello di tutta la medaglistica borbonica siciliana e, inoltre, analizzeremo l’attività artistica del suo illustre autore.
Tuttavia, prima di far questo, per un corretto inquadramento storico, sarà utile ed interessante raccontare gli ultimi mesi di vita (dal gennaio al maggio del 1859), dello stesso Ferdinando II, certamente, uno fra i più celebri e generosi sovrani che forse più di tutti promosse lo sviluppo della cultura e della tecnologia nel suo regno, portandolo a meritarsi l’appellativo di “terra dei primati”.
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico di maggio 2011. In questo numero:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Franca Maria Vanni, I buoni dell’azienda Konz e i biglietti fi duciari aretini di età risorgimentale – Pag. 11
– Roberto Diegi, Le monete di Costanzo Gallo, Giuliano l’Apostata e Gioviano – Pag. 17
– Mario Limido e Giorgio Fusconi, Le monete coniate a Pavia dalla riforma monetaria di Carlo Magno alla seconda metà del XIII secolo – II^ parte – Pag. 15
Questo è il secondo fascicolo di un libro dedicato alla monetazione medievale di Pavia. I fascicoli avranno numerazione autonoma e potranno essere staccati e rilegati.
Gli anni che vanno dalla fine del Settecento al 1815 si riassumono con il termine di età napoleonica tanto sono stati segnati, nel bene e nel male, da Napoleone Bonaparte. E non solo in Francia ma anche in gran parte d’Europa. La sua impronta è stata davvero indelebile sotto tanti profili: dopo di lui l’Europa non fu più la stessa. Questo ben si può dire anche dal punto di vista numismatico.
Un argomento originalissimo: ripercorrere il Santo Rosario attraverso le monete. Il Santo Rosario è costituito da una serie codificata di preghiere alternate, il Padre Nostro e l’Ave Maria. E’ una litania molto amata e diffusissima ancora oggi, pur in un mondo così poco attento alla religiosità.