Diversi lettori ci hanno fatto presente la mancanza di una rubrica che parli delle novità in campo numismatico. La redazione ha pensato che avrebbe fatto piacere un po’ a tutti avere qualche notizia di attualità così abbiamo cercato di migliorarci iniziando questa nuova rubrica.
In particolare saranno seguite le novità e le emissioni da parte delle zecche dell’area italiana: Repubblica Italiana, Repubblica di San Marino e Stato della città del Vaticano.
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico di settembre 2011. A partire da questo numero è presente la nuova sezione EMISSIONI NUMISMATICHE col le nuove emissioni della Repubblica Italiana, di Vaticano e di San Marino. Gli articoli presenti in questo numero:
– Atti del convegno di studi su le monete commemorative dell’Unità d’Italia. – Pag. 3
– Michele Tocchi, La prima moneta commemorativa dell’Unità d’Italia: le 5 lire Firenze marzo 1861 – Pag. 6
– Francesco di Rauso, Monete napoletane inedite o poco note da Filippo III di Spagna a Ferdinando II di Borbone – Pag. 12
– Lorenzo Bellesia, Alcune monete di Como – Pag. 22
– Inserto speciale a colori col prezzario di Panorama Numismatico dedicato alle monete del Regno di Sardegna da Vittorio Emanuele I a Vittorio Emanuele II re eletto – Pag. 25
di Francesco di Rauso e Gionata Barbieri
Grazie alle segnalazioni ricevute negli anni da amici che condividono la nostra stessa passione, abbiamo avuto la possibilità di archiviare immagini di monete rare ed inedite e, come vedremo più avanti, avere l’onore di dedicare loro i dovuti approfondimenti. Alcune di esse sono inedite e di grande interesse numismatico, inserendole in un unico studio abbiamo reso omaggio ad un grande autore del passato, il compianto dott. Michele Pannuti, che negli anni 1969 e 1972 pubblicò due articoli intitolati rispettivamente Monete napoletane inedite o poco conosciute dal XII al XIX secolo e Cinque monete napoletane poco conosciute. Egli raggruppò in ciascuno di questi scritti diversi nominali di varie epoche approfondendoli quindi attraverso le pagine del bollettino del Circolo Numismatico Napoletano. Ora quei grandi studiosi del circolo partenopeo non ci sono più, ma le monete inedite continuano ad affiorare dall’oblio, per questo riteniamo di aver fatto cosa utile impostando ed intitolando il presente studio come quelli del nostro illustre predecessore.
Fu nel 1509 che l’imperatore Massimiliano d’Austria concesse il diritto zecca a Giacomo IV Appiani nel diploma di investitura del feudo di Piombino.
Questo diritto non fu goduto che verso la fine del secolo quando l’imperatore Rodolfo eresse Piombino a stato insignendo del titolo di principe Giacomo VII Appiani (1594-1603). Di quest’ultimo si conoscono infatti monete in argento e mistura. Morto Giacomo VII senza eredi, il feudo fu venduto al nipote di papa Gregorio X, Niccolò Ludovisi (1634-1665) che riaprì la zecca. Successore di Niccolò fu il figlio Giovan Battista (1665-1695) alla cui morte la zecca fu definitivamente chiusa. Nel 1805 il Principato di Piombino fu assegnato alla sorella di Napoleone, Elisa, ed al marito Felice Baciocchi.
di Giuseppe Carucci
Avere l’hobby del collezionare qualcosa è molto bello poiché riempie la vita, ti porta a fare ricerche, studi, ti entusiasma quando riesci a trovare un pezzo che ti mancava. Attenzione però, bisogna tenere a freno sia la tasca che, soprattutto, qualche momento negativo a livello emozionale.