Incredibile, stupefacente, inverosimile!!! Ma la notizia ha fatto il giro del mondo: la zecca australiana di Perth, leader del mercato numismatico mondiale, ha prodotto la più grande moneta d’oro. Ispirata alla popolare serie dedicata al canguro australiano celebra i 112 anni di storia della zecca. Il pezzo, realizzato con oro puro al 99,99%, misura 80 cm di diametro e 12 cm di spessore, pesa poco più di una tonnellata. Sì avete letto bene, 1.000 kg oppure, utilizzando un’altra unità di misura, 32.150,7 once troy (ricordo che un’oncia corrisponde a 31,1035 g), il valore nominale è un milione di dollari australiani. Indicazione puramente simbolica in quanto il suo valore intrinseco è pari a circa 41 milioni di euro, il pezzo è già stato valutato più di 60 milioni di dollari australiani (oltre 45 milioni di euro). Da un lato la ciclopica moneta presenta un canguro che salta circondato da raggi di sole stilizzati con attorno la scritta AUSTRALIAN KANGAROO 1 TONNE 9999 GOLD e l’indicazione dell’anno 2012; sull’altro lato si trova la classica effige della regina Elisabetta II. Il primato precedentemente era detenuto dal pezzo in oro purissimo coniato, nel 2007, dalla zecca del Canada, valore facciale un milione di dollari canadesi, il quale pesa solamente, si fa per dire, 100 kg. Anche questa moneta porta la figura di Elisabetta II, mentre sul retro sono raffigurate tre foglie d’acero, simboli del Canada. Nel 2000 pure la Cina ha coniato una grossa moneta in oro da 10 chili.
L’IMMAGINE ALLEGORICA DELL’ITALIA, CHE COMPARE PER LA PRIMA VOLTA SULLE MONETE CONIATE DURANTE LA COSIDDETTA GUERRA SOCIALE (91-87 a.C.); VIENE RIPRESA NEL RISORGIMENTO COME ESPRESSIONE DELL’IDEA DI UNITA’ NAZIONALE. UN VIAGGIO DI OLTRE 20 SECOLI CON UN SIMBOLO CHE HA RAPPRESENTATO E RAPPRESENTA LA NOSTRA PATRIA.
Una bellissima donna vestita d’habito sontuoso, e ricco con un manto sopra, e siede sopra un globo, ha coronata la testa di torri, e di muraglie, con la destra mano tiene un scettro, ovvero un’hasta, che con l’uno, e con l’altra vien dimostrata nelle sopradette Medaglie, e con la sinistra mano un cornucopia pieno di diversi frutti, e oltre ciò faremo anco, che habbia sopra la testa una bellissima stella.
La moglie del vescovo è un film del 1947. Molti dei lettori probabilmente non lo avranno visto ma se vi capita guardatelo attentamente perché contiene uno svarione numismatico. Ce lo racconta Vladimir Clain Stefanelli sulla rivista Numismatica del 1948: non so se dipenda dal doppiaggio o dal dialogo originale, ma sta di fatto che l’Angelo (Cary Grant) che scende sulla terra, nel film La moglie del vescovo, per aiutare, dice lui, un vescovo, il quale, per appartenere ad una delle tante sette protestanti, dispone anche di una bella moglie (Loretta Young), non conosce la numismatica.
Col numero di dicembre chiuderemo il ventottesimo anno di vita di Panorama Numismatico. Il traguardo dei trent’anni di vita è davvero a un passo e trent’anni sono davvero tanti per una rivista come questa, legata ad un settore di nicchia qual è la numismatica. Pensiamo, guardandoci alle spalle, di essere un piccolo record di longevità nel nostro settore.
Panorama Numismatico è nata nel 1983, fondata da Franco Grigoli, con tanta tenacia e determinazione, a Mantova. Il numero 0, il numero pilota, per così dire, porta la data settembre-novembre 1983. Il numero 1 invece è datato gennaio-febbraio 1984. La rivista era bimestrale ed in formato piccolo, circa 16 x 24 cm. Contava 58 pagine, costava 3.000 lire e l’abbonamento annuale a 6 numeri 16.000 lire.
Volume I – 1831-1900
Volume II – VITTORIO EMANUELE III
I numismatici sanno bene che, accanto alle monete vere e proprie, cioè quelle ufficialmente emesse per essere destinate ad agevolare gli scambi commerciali, ce ne sono altre non meno affascinanti:per esempio proprio quelle che sono elencate nel titolo dei due volumi che qui presentiamo: le varianti, gli errori ed i falsi, tutte fanno parte della storia della moneta.