Il 16 aprile scorso è stato ritrovato nei pressi di Bristol un quarto di statere d’oro di 2000 anni fa dell’antico sovrano inglese Bodvoc. E’ stato trovato da Dennis, che ha usato il metal detector per 33 dei suoi 53 anni e può giustamente essere definita “la scoperta della vita” per la sua importanza numismatica.
Questa piccola moneta – grande non più di un’unghia e dal peso di poco più di un grammo – é importante in quanto é il primo quarto di statere attribuito a questo poco conosciuto re inglese che era il sovrano della tribù celtica dei Dobunni nell’ultima parte del primo secolo prima di Cristo. Stateri d’oro di Bodvoc sono noti da oltre quattro secoli, recensiti dall’antiquario William Camden (1551-1623) e dall’autodefinitosi arci-druido William Stukeley (1687-1765) che erroneamente le attribuirono alla regina Boudica. Questo errore fu corretto nel 1864 dal numismtico John Evans che disse: “Non esiste nessuna prova che alcuna moneta sia stata battuta da Boudica, né pare che questa abbia esercitato il potere di regina, se non come leader di una piccola rivolta”.
ANCHE ALLA PROFEZIA DEL CALENDARIO MAYA E ALLA PIETRA DEL SOLE SONO STATE DEDICATE ALCUNE MONETE
Non poteva essere altrimenti, anche la presunta profezia catastrofica del calendario Maya è diventata una moneta. La Repubblica delle Isole Figi ha infatti emesso una moneta ovale in argento, datata 2012 e del valore facciale 10 dollari, con un peso di 20 grammi (tiratura 1.000 esemplari) per commemorare la data della fine del mondo, il 21 dicembre 2012. Difficile immaginare a scopo celebrativo cosa ci sarebbe poi da festeggiare, forse è più corretto pensare a scopo scaramantico. La profetica moneta presenta, su entrambi i lati, un inserto di vetro colorato che raffigura la Terra vista dallo spazio nel momento in cui essa viene distrutta; si intravedono sul bordo del pianeta enormi lingue di fuoco, nel complesso il pezzo è abbastanza piacevole. Al dritto, l’effige della regina Elisabetta II, dall’altro lato è rappresentata una parte della Piedra del Sol (pietra del sole), enorme monolite azteco conservato al Museo nazionale di antropologia, a Città del Messico, conosciuto anche con il nome di pietra di Tenochtitlan. Questo reperto venne ritrovato nel 1790 presso il lato meridionale della piazza principale di Città del Messico, ha forma circolare, misura 3,60 metri di diametro e pesa circa 25 tonnellate. Anche il Belize ha annunciato l’emissione di due monete per ricordare la mitica data della fine del mondo, il pezzo da 10 dollari in argento, 28,28 grammi di peso (tiratura 1.000 esemplari) e il pezzo da 250 dollari in oro, 15,976 grammi (tiratura 500 esemplari). Entrambe le monete presentano lo stesso disegno. Al dritto sono raffigurati gli Eroi Gemelli seduti, uno di fronte all’altro, in mezzo, i glifi che rappresentano la data Maya della fine del mondo; i disegni sono tratti dal vaso Hokeb Ha. I Gemelli sono i protagonisti del mito cosmogonico Maya che narra la sconfitta degli dei dell’inframondo, dominatori della terra che, in questo modo, diventò adatta per gli uomini. Si chiamano Hunahpu’ e Xb’alanque’ e sono i figli del dio Mais. Al rovescio è raffigurata la testa scolpita in giada che rappresenta Kinich Ahau, il dio sole, una tra le più importanti divinità Maya.
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico, nr.274 di giugno 2012, interamente a colori. Ecco l’indice della rivista numismatica:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Federico De Luca, Eroi greci e monete – Pag. 7
– Maria Teresa Rondinella, La monetazione arcaica di Selinunte – Pag. 13
– Giampiero Bettinetti, Un evento storico e un mito nell’Ellesponto. Su due bronzi di Settimio Severo – Pag. 23
– Roberto Diegi, Sulla datazione dell’asse romano repubblicano – Pag. 27
– Luigi Franzoni, Monete inedite di Vittorio Emanuele III – Pag. 31
– Fabio Robotti, L’Ospedale di Santo Spirito in Sassia – Pag. 33
– Giuseppe Carucci, Il calendario di Giulio e quello di Gregorio – Pag. 43
– Gianni Graziosi, 2012… l’Apocalisse – Pag. 47
– Bernardino Mirra, Le nostre gloriose riviste numismatiche – XI parte – Pag. 51
– Notizie dal mondo numismatico – Pag. 54
– Emissioni numismatiche 2012 – Pag. 57
– Recensioni – Pag. 59
– Mostre e Convegni – Pag. 62
– Aste in agenda – Pag. 63
In copertina: Piramide Maya e monete sudamericane.
Il numero 274 è disponibile come sempre al costo di 5 euro sullo shop online di Nomisma , dove è altresì possibile acquistare l’abbonamento annuale (50 euro).
2 giugno – LUCCA
Lucca 2012. 24° Salone del collezionismo. Presso: Complesso monumentale San Micheletto, via San Micheletto.
8/9 giugno – SENIGALLIA (AN)
Convegno Numismatico Filatelico. Presso: Tendone Piazza del Duca, Senigallia. Info: Tel.: 071 64749 – Cell.: 347 8333133.
8 – 10 giugno – MEMPHIS (USA)
36th International Paper Money Show Menphis 2012, Cook Convention Center, East Hall. 255 North Main Street – Memphis TN 38103 Tennessee United States. Info: www.memphisipms.com
di Luciano Giannoni
SONO ESAMINATE NEL DETTAGLIO TUTTE LE VARIANTI DELLA MONETAZIONE PER LUCCA DEI CONIUGI BACIOCCHI.
Nel novembre 2000 uscì sulla rivista Numismatique et Change un articolo di Frédéric Droulers dal titolo emblematico Les monnaies méconnues de Lucques et Piombino. Non vi è dubbio che la monetazione del Principato di Lucca e Piombino oltre che essere stata poco studiata presenti aspetti ancora incerti ed indeterminati, a partire dal numero effettivo dei pezzi coniati. Un primo tentativo di mettere a fuoco le tematiche relative alla monetazione di Elisa trovò spazio nel catalogo della mostra Le monete di Piombino dagli etruschi ad Elisa Baiocchi cui seguì, dopo alcuni anni, uno studio di R. Melillo.
Quello su cui vogliamo porre l’accento in questa nota è l’aspetto più strettamente legato alla tipologia delle coniazioni; pur essendo queste limitate a soli quattro anni nominali (1805, 1806, 1807 e 1808) presentano infatti una gamma notevole di varianti relative sia al dritto che al rovescio. Questo vale essenzialmente per i pezzi da 5 franchi, poiché le monete da 5 e 3 centesimi non presentano alcuna variante mentre quelle da 1 franco differiscono tra loro solo per la dimensione del corpo della data (decisamente più piccolo nel franco del 1808); inoltre, sempre per il 1808, abbiamo due varianti legate alla distanza maggiore o minore della leggenda rispetto ai busti dei due principi (fig. 1a, b); cosa analoga è presente anche nei 5 franchi 1805 ed è causa, come vedremo in seguito, di equivoco.
Segue: articolo completo in formato pdf, da Panorama Numismatcio nr.249/marzo 2010