Come si può agevolmente constatare sia dai documenti che dalla notevole quantità di monete pervenuteci, gli anni intorno alla metà del Cinquecento nelle zecche italiane, specie del nord, furono caratterizzati da una attività assai intensa.
Nelle città emiliane, oltre ad una eccessiva quantità di moneta di bassa lega, furono emessi in abbondanza anche scudi d’oro deI sole e bianchi in argento.
Partendo da Parma per arrivare a Bologna, passando per Reggio Emilia, Modena, Mirandola e Ferrara, quale più quale meno, tutte le zecche furono interessate dal fenomeno, ma un particolare campo d’indagine è dato dalle tre zecche estensi, cioè Ferrara, la sede della corte ducale, Modena e Reggio Emilia, le quali durante il governo di Ercole II, dal 1534 aI 1559, conobbero un periodo di straordinaria attività.
Nell’ambito di queste periodo, il presente breve lavoro intende studiare i due citati tipi monetari, ovvero lo scudo d’oro del sole ed il bianco, battuti a Modena a nome del duca Ercole Il.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.105 / 1997, articolo richiesto da un ns. lettore.
di A. Campana
UBICAZIONE E CENNI STORICI
Pochissimo si sa di questo antico centro, situato tra Kalakte ed Alaisa Archonidea, sul luogo dell’attuale Mistretta. E’ posto sopra una dorsale dei Nebrodi settentrionali, a 950 m.s.m., tra le fiumare di Reitano e di Tusa.
Le prime notizie storiche sicure risalgono agli inizi della prima guerra punica. La città venne assediata dai Romani con tutti i mezzi. Alla fine fu presa, distrutta e gli abitanti in parte massacrati ed in parte condotti in schiavitù. Più tardi fu ricostruita ed ancora assediata ed espugnata dai Romani, evidentemente per la sua posizione strategica.
Dopo la seconda guerra punica divenne civitas decumana e all’epoca del questore Verre doveva avere un certo splendore in quanto fu da questi vessata e spogliata di molte ricchezze . Un fuggevole accenno è contenuto anche in Silio Italico.
Il 16 aprile scorso è stato ritrovato nei pressi di Bristol un quarto di statere d’oro di 2000 anni fa dell’antico sovrano inglese Bodvoc. E’ stato trovato da Dennis, che ha usato il metal detector per 33 dei suoi 53 anni e può giustamente essere definita “la scoperta della vita” per la sua importanza numismatica.
Questa piccola moneta – grande non più di un’unghia e dal peso di poco più di un grammo – é importante in quanto é il primo quarto di statere attribuito a questo poco conosciuto re inglese che era il sovrano della tribù celtica dei Dobunni nell’ultima parte del primo secolo prima di Cristo. Stateri d’oro di Bodvoc sono noti da oltre quattro secoli, recensiti dall’antiquario William Camden (1551-1623) e dall’autodefinitosi arci-druido William Stukeley (1687-1765) che erroneamente le attribuirono alla regina Boudica. Questo errore fu corretto nel 1864 dal numismtico John Evans che disse: “Non esiste nessuna prova che alcuna moneta sia stata battuta da Boudica, né pare che questa abbia esercitato il potere di regina, se non come leader di una piccola rivolta”.
ANCHE ALLA PROFEZIA DEL CALENDARIO MAYA E ALLA PIETRA DEL SOLE SONO STATE DEDICATE ALCUNE MONETE
Non poteva essere altrimenti, anche la presunta profezia catastrofica del calendario Maya è diventata una moneta. La Repubblica delle Isole Figi ha infatti emesso una moneta ovale in argento, datata 2012 e del valore facciale 10 dollari, con un peso di 20 grammi (tiratura 1.000 esemplari) per commemorare la data della fine del mondo, il 21 dicembre 2012. Difficile immaginare a scopo celebrativo cosa ci sarebbe poi da festeggiare, forse è più corretto pensare a scopo scaramantico. La profetica moneta presenta, su entrambi i lati, un inserto di vetro colorato che raffigura la Terra vista dallo spazio nel momento in cui essa viene distrutta; si intravedono sul bordo del pianeta enormi lingue di fuoco, nel complesso il pezzo è abbastanza piacevole. Al dritto, l’effige della regina Elisabetta II, dall’altro lato è rappresentata una parte della Piedra del Sol (pietra del sole), enorme monolite azteco conservato al Museo nazionale di antropologia, a Città del Messico, conosciuto anche con il nome di pietra di Tenochtitlan. Questo reperto venne ritrovato nel 1790 presso il lato meridionale della piazza principale di Città del Messico, ha forma circolare, misura 3,60 metri di diametro e pesa circa 25 tonnellate. Anche il Belize ha annunciato l’emissione di due monete per ricordare la mitica data della fine del mondo, il pezzo da 10 dollari in argento, 28,28 grammi di peso (tiratura 1.000 esemplari) e il pezzo da 250 dollari in oro, 15,976 grammi (tiratura 500 esemplari). Entrambe le monete presentano lo stesso disegno. Al dritto sono raffigurati gli Eroi Gemelli seduti, uno di fronte all’altro, in mezzo, i glifi che rappresentano la data Maya della fine del mondo; i disegni sono tratti dal vaso Hokeb Ha. I Gemelli sono i protagonisti del mito cosmogonico Maya che narra la sconfitta degli dei dell’inframondo, dominatori della terra che, in questo modo, diventò adatta per gli uomini. Si chiamano Hunahpu’ e Xb’alanque’ e sono i figli del dio Mais. Al rovescio è raffigurata la testa scolpita in giada che rappresenta Kinich Ahau, il dio sole, una tra le più importanti divinità Maya.
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico, nr.274 di giugno 2012, interamente a colori. Ecco l’indice della rivista numismatica:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Federico De Luca, Eroi greci e monete – Pag. 7
– Maria Teresa Rondinella, La monetazione arcaica di Selinunte – Pag. 13
– Giampiero Bettinetti, Un evento storico e un mito nell’Ellesponto. Su due bronzi di Settimio Severo – Pag. 23
– Roberto Diegi, Sulla datazione dell’asse romano repubblicano – Pag. 27
– Luigi Franzoni, Monete inedite di Vittorio Emanuele III – Pag. 31
– Fabio Robotti, L’Ospedale di Santo Spirito in Sassia – Pag. 33
– Giuseppe Carucci, Il calendario di Giulio e quello di Gregorio – Pag. 43
– Gianni Graziosi, 2012… l’Apocalisse – Pag. 47
– Bernardino Mirra, Le nostre gloriose riviste numismatiche – XI parte – Pag. 51
– Notizie dal mondo numismatico – Pag. 54
– Emissioni numismatiche 2012 – Pag. 57
– Recensioni – Pag. 59
– Mostre e Convegni – Pag. 62
– Aste in agenda – Pag. 63
In copertina: Piramide Maya e monete sudamericane.
Il numero 274 è disponibile come sempre al costo di 5 euro sullo shop online di Nomisma , dove è altresì possibile acquistare l’abbonamento annuale (50 euro).