E’ in spedizione da alcuni giorni il nuovo numero di Panorama Numismatico, nr.276 di settembre 2012, interamente a colori. Come di consueto proponiamo l’indice della rivista numismatica:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Maria Teresa Rondinella, Breve nota sul’Apollo di Herakleidas rinvenuto nel tesoretto di Naxos 1985 – Pag. 7
– Jonathan Grimaldi, Analisi di una rara litra di Piakos. Il linguaggio nascosto delle monete – Pag. 13
– Pierluigi Debernardi, La “riscoperta” del ripostiglio di Orzivecchi e le sue tipologie inedite – Pag. 19
– Roberto Diegi, Due note. Abbreviazioni sulle legende delle monete romane – Pag. 27
– Maurizio Bonanno, A proposito di una inedita variante della Medalea Tercenarii di Tancredi, re di Sicilia – Pag. 34
– Michele Chimienti, Il tesoretto di Faenza. Un interessante esempio di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private – seconda parte – Pag. 39
– Giuseppe Carucci, La monetazione di Alessandro I di Russia – Pag. 45
– Federico De Luca, Il Silver Center Cent. Il centesimo che vale un milione di dollari – Pag. 49.
– Domenico Zannier, Un sigillo dei Cavalieri del Tempio. Opera di Piero Monassi – Pag. 53
– Notizie dal mondo numismatico – Pag. 54
– Recensioni – Pag. 58
– Emissioni numismatiche 2012 – Pag. 61
– Mostre e Convegni – Pag. 62
– Aste in agenda – Pag. 63
In copertina: John Trumbull, La Dichiarazione d’Indipendenza, 1819, Washington, Campidoglio e il Silver Center Cent coniato dalla zecca di Filadelfia nel 1792.
Il numero 276 è disponibile – come sempre – al costo di 5 euro sullo shop online di Nomisma, dove è altresì possibile acquistare l’abbonamento annuale (50 euro).
La prima edizione di questo lavoro risale al 1978, quando fu pubblicata dal compianto Victor Gadoury, noto commerciante monegasco. Ora invece esce la quarta edizione curata da Francesco Pastrone il quale ha portato avanti un lungo lavoro di affinamento e miglioramento sia nei contenuti di tipo scientifico che nelle valutazioni commerciali.
Pastrone, nella sua introduzione, sottolinea alcune differenze rispetto alla prima edizione. Sicuramente la più importante riguarda il totale abbandono delle tirature precedentemente indicate. Queste tirature, alla luce di nuovi studi ed aggiornamenti, non sono più risultate attendibili o sono addirittura in contrasto con quelle indicate da altri ricercatori. Per evitare quindi di fornire dati non provati, si è preferito ometterli anche perché per il collezionista ciò che conta è la reperibilità odierna.
Senza alcun dubbio, la 90a asta numismatica di H.D. Rauch che si è tenuta dal 4 al 6 luglio 2012 a Vienna, è stato uno degli eventi più importanti accaduti nel corso dei 40 anni di storia della compagnia. Più di 3.000 lotti hanno suscitato il grande interesse internazionale tra commercianti e collezionisti. Come sempre, più del 90% delle vendite è stata raggiunta con facilità e alcuni prezzi di base raddoppiati e triplicati o venduti comunque a prezzi notevoli. In tutte le aree del collezionismo, le monete migliori hanno ottenuto prezzi da record – più di 60 lotti hanno raggiunto prezzi record.
Qui si presenta una selezione dei risultati migliori.
La più importante tra le monete antiche è stato di certo l’aureo di Giuliano di Pannonia, estremamente raro (lotto 859). La moneta di copertina del primo catalogo ha più che raddoppiato la sua stima, da 40.000 euro è stata assegnata per 90.000.
di Giuseppe Giannantonj
Le ricerche archivistiche volte a trovare testimonianze sulla vita e sul lavoro all’interno delle zecche dell’età moderna continuano a dare notizie molto significative, mentre i vasti giacimenti documentari degli archivi statali riservano ancora importanti sorprese. Aggiungendosi a quelle già esistenti, le notizie qui presentare intendono fornire nuove informazioni riguardanti la vita privata e la personalità di Paolo Calvi, protagonista, anche se in negativo, di fatti che ben testimoniano i costumi monetari italiani di fine Settecento. Risale al 25 aprile del 1780 l’elezione dei nostro Paolo ad assaggiatore (o partitore) della zecca di Bologna: nell’archivio cittadino ancora si conserva il rogito di nomina, con i vari Capitoli redatti dal notaio Michele Bacialli. Viene allora ritenuto conveniente che questo neo-incaricato, come altri funzionari della zecca, fornisca “un’opportuna sigurtà”, cioè una speciale garanzia finanziaria. L’atto pubblico regola un’attività professionale per certi aspetti innovativa ed atipica, fortemente voluta dai responsabili della zecca di Bologna, per coadiuvare quelle già presenti nell’officina di conio.
Segue: articolo completo in formato PDF da Panorama Numismatico nr. 137/gennaio 2000, articolo richiesto da un ns. lettore.
Nel “mondo” della numismatica spesso capita di trovarsi di fronte a qualche esemplare fino a quel momento sconosciuto.
Qualche volta la difficoltà di catalogazione è dovuta alla mancanza di documentazioni riguardanti i nuovi esemplari, o in alcuni casi a notizie frammentarie o di non sicura provenienza.
Per quanto riguarda la monetazione sarda, del periodo aragonese-spagnolo (1291-1718), non sempre le documentazioni e le notizie sono complete, esatte, a volte addirittura non veritiere o travisate; di qui, a volte, la difficoltà a dare l’esatta classificazione ad alcune monete.
Qui ne abbiamo proprio una sotto mano.