di Antonio Campana
I . SERIE CON SCENA DEL GIURAMENTO (CIRCA 225 A.C.)
Parte seconda
Aspetti tipologici: La testa gianiforme
Anche per quanto c ncerne l’effigie del diritto, che ricorre pure sui quadrigati d’argento, non esiste un completo accordo fra gli studiosi. Infatti l’ipotesi più ovvia, ossia che si tratta di Giano bifronte, sembra contraddetta dal fatto che l’effigie si presenta imberbe e con aspetto giovanile e quindi diversa dalla tradizionale iconografia di Giano Quirino, che si presenta sempre barbuto, come anche nella coeva serie di bronzo con la prora di nave.
Di conseguenza sono state formulate diverse ipotesi alternative.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.124/novembre 1998 richiesto da una ns. lettrice.
La prima parte di questo articolo è disponibile in questa pagina.
La nuova serie di banconote in euro denominata “Europa” che sarà messa in circolazione a partire dal 2 maggio 2013 e sarà stampata anche dalla Banca d’Italia a Roma, introdurrà importanti novità in termini di sicurezza.
La prima banconota della serie a circolare sarà quella da 5 euro presentata il 10 gennaio scorso dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, durante una cerimonia inauguale tenutasi nel Museo Archeologico di Francoforte, che affiancherà per lungo tempo il vecchio biglietto. Avrà gli stessi disegni di quella della prima serie e la stessa combinazione di colori dominanti, ma con alcune variazioni. Nella cartina dell’Europa figureranno anche Malta e Cipro che, ai tempi della prima serie, non facevano ancora parte dell’Ue. Recherà, inoltre, l’immagine, sia olografica che in filigrana, della dea greca Europa ripresa da un vaso della Magna Grecia databile al 360 circa a.C., eseguito da una manifattura di Taranto.
La nuova serie porterà, inoltre, scritte in caratteri cirillici accanto a quelli in latino e in greco, a testimoniare il rafforzamento dell’integrazione europea.
UBICAZIONE E CENNI STORICI
L’antica città di Erbessos (o Herbessos) era situata con ogni probabilità sull’odierna Montagna dì Marzo, che s’innalza nella zona centrale della Sicilia, a circa 10 km a NO da Piazza Armerina ed a circa 11 km a NE da Barrafranca, in provincia di Enna. Il monte è costeggiato ad oriente dal fiume Braemi e sulla sommità si estende un pianoro per circa 15 ettari dove sono stati rinvenuti reperti che risalgono a tempi che vanno dalla preistoria fino alla fine del periodo romano.
La prima notizia storica risale al tempo di Dionisio I. Nel 395 a.C., dopo il ritiro del generale cartaginese Imilcone dalla lotta contro Siracusa e completato l’annientamento degli elementi calcidesi, Dionisio procedette alla sottomissione di tutto il territorio dei Siculi, parte con trattati di alleanza e parte con la forza delle armi. Fra le città sicule attratte in alleanza si annovera Erbessos.
La seconda notizia è tratta da Polibio, in relazione all’assedio di Agrigentum durante la prima guerra punica. Vi è accennato che ad Erbessos gli alleati raccoglievano le vettovaglie e le macchine da guerra e da codesta città prendevano i viveri per trasportarli nei luoghi dove l’esercito combatteva.
L’ultima testimonianza storica infine è di Tito Livio. Nel corso della seconda guerra punica egli registrò una ritirata di truppe romane da Leontinoi ad Erbessos nel corso di una sola notte.
In epoca romana era una città dì scarsa importanza.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr. 116 – Febbraio 1998. Articolo richiesto da un ns. lettore.
A inizio febbraio si svolgerà un’asta di ben 5 giorni di GERHARD HIRSCH Nachfolger a Monaco (D). L’asta é suddivisa in tre cataloghi. Si parte con il catalogo 286, antichità precolombiane e oggetti d’arte antichi, per i primi due giorni. Il 7 febbraio, catalogo 287, é dedicato alle monete antiche. L’asta si concluderà i giorni 8 e 9 febbraio con il catalogo 288 con monete medioevali e moderne: sono presenti diverse monete italiane, sia medioevali che moderne.
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico, nr.281 di febbraio 2013, interamente a colori.
Di seguito l’indice della rivista:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Roberto Diegi, Un “miliarense” problematico. Teodosio I o Teodosio II? – Pag. 7
– Roberto Diegi, Flavius Claudius Iulianus. Il “filosofuzzo” diventato imperatore – Pag. 9
– Lorenzo Bellesia, Sul significato delle lettere I B nel denaro di papa Adriano I – Pag. 17
– Adolfo Sissia e Alessandro Giarante, Il denaro provisino romano e le fasi iniziali della zecca senatoriale medievale di Roma – Prima parte – Pag. 23
– Gianluigi Esposito, Zecche della Lunigiana. Note e osservazioni su alcuni manoscritti inediti di Giorgio Viani. Seconda parte – Pag. 33
– Luciano Giannoni, Una moneta per risollevare le sorti di una economia disastrata – Pag. 45
– Angelo Sfoglia, Il 5 centesimi 1913 senza punto – Pag. 48
– Franco e Vincenzo Rapposelli, I succedanei della moneta di Terni. La “Terni” di Sebenico – Pag. 49
– Recensioni – Pag. 58
– La Collezione Nugent in mostra a Cagliari – Pag. 59
– Notizie dal mondo numismatico – Pag. 61
– Mostre e Convegni – Pag. 62
– Aste in agenda – Pag. 63
In copertina: Franz Knébek, Campagna romana. L’acquedotto Claudio, olio su tela, 1850 ca. Senato romano (fine XII secolo), denaro provisino, I emissione.
Il nuovo numero della rivista è disponibile – come sempre – al costo di 5 euro sullo shop online di Nomisma, dove è altresì possibile acquistare l’abbonamento annuale (50 euro).