SAVOIA (1730-1861)
REGNO D’ITALIA (1861-1946)
STATO PONTIFICIO (1800-1963)
La casa d’aste Nomisma ha dato alle stampe la seconda edizione 2017-2018 del catalogo dedicato principalmente alla monetazione dei Savoia, da Carlo Emanuele III re di Sardegna (1730-1773) fino ad arrivare al regno d’Italia con l’ultimo re, Vittorio Emanuele III (1900-1946). Probabilmente il periodo più amato e collezionato dai numismatici. Rispetto alla prima edizione è stata aggiunta la monetazione pontificia del XIX e XX secolo, da Pio VII (1800-1823) a Giovanni XXIII (1958-1963), riguardo alla zecca di Roma e Bologna. Anche in questo caso si tratta di una scelta azzeccata perché si tratta di un settore seguitissimo dai collezionisti, non solo italiani.
Nella prefazione è sottolineato che le valutazioni proposte nel catalogo sono nate dall’esperienza acquisita e maturata, nel corso degli anni, dagli operatori di Nomisma, dal confronto diretto con colleghi e collezionisti, dall’analisi delle vendite all’asta degli ultimi anni. Tutto questo allo scopo di proporre un catalogo che rispecchiasse, in modo attendibile, le quotazioni del mercato collezionistico reale. Da questo lavoro, di sintesi e mediazione, sono nate le valutazioni di ogni moneta per i quattro principali gradi di conservazione, fior di conio FDC, splendida SPL, bellissima BB, molto bella MB. Naturalmente le monete FDC sono pezzi mai circolati e da intendere nelle stesse condizioni in cui sono usciti dalla zecca, senza nessun segno o altro, con grading americano MS 64/65 PCGS (Professional Coin Grading Service) o superiore. Ovviamente le quotazioni riportate sono indicative e non assolute poiché il valore è determinato dallo stato di ogni moneta ed è influenzato da molti fattori particolari che possono condizionare la valutazione. Sono soprattutto le quotazioni dei pezzi in FDC a distaccarsi notevolmente da quelle delle altre conservazioni, il fior di conio può arrivare a trenta-quaranta volte la quotazione di un pezzo classificato molto bello. Per certe monete questo fattore può arrivare ad essere centinaia o migliaia di volte maggiore, ad esempio, i 50 centesimi 1919 (contorno rigato) coniati a Roma per Vittorio Emanuele III sono valutati 5 euro in conservazione MB e 10.000 in FDC. Questo fatto indica chiaramente che il mercato collezionistico è orientato verso pezzi di altissima qualità.
Naturalmente anche per le valutazioni delle monete papali è stata seguita la stessa procedura usata per la monetazione dei Savoia. Vale la pena rilevare che da Pio XI (1929-1938) in poi, le valutazioni fornite riguardano solamente le emissioni in oro e le annate complete perché le singole monete non hanno in pratica mercato. Fanno eccezione le quotazioni dei 10 centesimi 1938 in rame (R4 moneta non emessa) di Pio XI, delle monete in argento delle sedi vacanti 1939 e 1958 e delle 500 lire 1958 in argento di Pio XII.
Il catalogo, completamente a colori con copertina cartonata, presenta le monete in ordine decrescente di valore con l’indicazione della tiratura e della rarità. Da segnalare la catalogazione delle monete prova, della prova di stampa, delle serie di prova in argento; pezzi sempre più richiesti e che stanno incontrando un grande successo tra i collezionisti. Prudentemente sono state omesse le valutazioni dei millesimi mai apparsi sul mercato o di rarissima apparizione in asta come, ad esempio: la doppia 1741, la ½ doppia 1733, il carlino da 5 doppie 1758, il mezzo carlino 1758, lo scudo da 6 lire 1759 zecca di Torino per Carlo Emanuele III; le 10 lire 1863 contorno liscio zecca di Torino per Vittorio Emanuele II; i 20 centesimi 1894 sigla HB zecca di Berlino per Umberto I; lo scudo 1816 zecca di Roma, ultima apparizione in asta Montenapoleone del 1982, e il ½ scudo 1803 III zecca di Roma per Pio VII. Ogni capitolo, dedicato alla monetazione dei singoli regnanti, è preceduto da una sua immagine e da una sintetica bibliografia, inoltre è presente una semplice e schematica cartina del regno. È il caso di far notare che per molte tipologie sono anche riportate le quotazioni realizzate in aste del settore, comprensive dell’indicazione del valore nominale, dell’anno di coniazione, della zecca, della casa e della data d’asta e, ovviamente, dello stato di conservazione.
Il bel catalogo NOMISMA si segnala soprattutto per lo sforzo fatto dai curatori per proporre valutazioni che rispecchiassero, il più possibile, il mercato reale. Sicuramente un catalogo di monete, con le relative quotazioni, di una certa nazione, di un certo periodo storico, di un certo regnante, è uno strumento indispensabile per chi muove i primi passi nel vasto regno del collezionismo numismatico. Esso rappresenta una guida, uno strumento sicuro, sia per programmare le acquisizioni sia per compilare una lista delle mancanze. Anche il collezionista esperto può trovare in esso un mezzo utile per avere un confronto e un aggiornamento delle quotazioni. Il risultato finale è sicuramente apprezzabile.
Nomisma – Catalogo Monete
SAVOIA (1730-1861)
REGNO D’ITALIA (1861-1946)
STATO PONTIFICIO (1800-1963)
Editore NOMISMA, 2017
264 pp, 15,5 x 21,7 cm
20 Euro