Nomisma S.p.A. ha presentato la sua Asta Numismatica 58 che verrà battuta in sala e LIVE martedì 6 e mercoledì 7 novembre al Palace Hotel di Serravalle, San Marino.
L’Asta 58 presenta tra l’altro una selezione di denarii repubblicani del periodo delle guerre civili di particolare interesse, una scelta molto ampia di monete estere, una selezione di monete e medaglie del periodo napoleonico e, come sempre, molte e importanti monete e medaglie delle zecche italiane, papali e dei Savoia.
Highlights
Lotto 195
Sesto Pompeo – Denario (44 a.C., zecca nella Spagna meridionale) Testa di Cn. Pompeo Magno a s. – R/ La Pietà stante a s. – Cr. 477/2 AG (g 4,00) RRRR Tondello decentrato, emissione di grande rarità, di stile anomalo in tutta la produzione del periodo.
Lotto 210
Q. Labienus Parthicus – Denario (40 a.C., zecca itinerante con Labienus in Asia Minore) Testa a d. – R/ Cavallo stante a d. con faretra e frecce – Cr. 524/2 AG (g 3,86) RRRR Una piccola tacca al bordo e contromarche al D/. Una delle monete più rare ed affascinanti del periodo delle guerre civili. Labieno era stato inviato da Bruto e Cassio per cercare aiuti e sostegno presso il re della Parthia Orode II. Nel frattempo i due congiurati furono sconfitti a Filippi e Labienus si appoggiò a Orode invitandolo ad invadere la Siria. Dopo alcuni successi iniziali, egli fu sconfitto da Ventidio, luogotenente di Antonio, e quindi giustiziato nel 39. Subito dopo venne sconfitto anche l’esercito invasore dei Parti. Al diritto il generale romano si fregia dei titoli di Parthicus e di imperator. Il rovescio è un omaggio all’arma di punta dei Parti, la cavalleria.
Lotto 295
Probo (276-282) Aureo (Siscia) Busto laureato a d. – R/ SECVRITAS SAECVLI, la Sicurezza seduta a s. – RIC 594 AU (g 6,38) RRR Esemplare di conservazione eccezionale e splendido stile, praticamente FDC.
Lotto 724
Medaglia 1789 – Nomina di Silvain Bailly a sindaco di Parigi il 15 luglio 1789, immediatamente dopo la presa della Bastiglia. – D/ Busto a d.; circolarmente: J. SILVAIN BAILLY NÉ A PARIS LE XV SEPT. MDCCXXXVI; ex: OFFERT A LA VILLE PAR B. DUVIVIER – R/ In alto: MÉRITE RECONNU; nel campo, tra rami di quercia e alloro intrecciati: MEMBRE DES TROIS ACADEMIES FRANÇOISE, DES B. LETTRES ET DES SCIENCES, PRESIDENT DELL’ASSEMBLÉE NATIONALE LE 17 JUIN, ELU D’UN VŒU UNANIME MAIRE DE PARIS LE 15 JUILLET 1789 – Hennin 37 – Platino (g 63,00 – Ø 42 mm) RRRRR Insignificanti colpetti sul contorno e segnetti da contatto nei campi. Vero cimelio storico, unico esemplare in platino noto. L’astronomo Bailly fece parte della Loggia delle “Nove sorelle” unitamente a Franklin, Lalande, Voltaire, Lafayette, Guillotin e ad altri e pare significativo che due appartenenti alla stessa Loggia, subito dopo lo scoppio della Rivoluzione, abbiano ricoperto le maggiori posizioni di potere, Bailly quella civile, Lafayette quella militare, quale comandante supremo della Guardia Nazionale. Per contrasti con i Giacobini venne condannato a morte dal Tribunale Rivoluzionario e ghigliottinato il 12 novembre 1793.
Lotto 1129
PALERMO Vittorio Amedeo II (re di Sicilia, 1713-1718) 3 Tarì 1713 – MIR 896/a (variante con SICI al D/9 AG (g 7,74) RRRRR Depositi al D/ e al R/ ma comunque di ottima qualità per il tipo di moneta. Vittorio Amedeo II divenne re di Sicilia il 13 luglio 1713 e alla fine di ottobre il sovrano si recò a Palermo dove, alla vigilia di Natale, venne incoronato nella Cattedrale. La zecca continuò a funzionare anche a nome di Vittorio Amedeo. La produzione in rame fu molto abbondante mentre quella in oro e in argento fu estremamente limitata tanto che nel MIR i nominali sono quasi tutti riportati col massimo della rarità, R/10. Il nominale da 3 tarì come questo si inserisce in una serie d’argento composta anche dal 4, dal 2 e dal tarì, tutti datati 1713. Può essere che l’intera serie sia stata battuta proprio per celebrare l’incoronazione e mai più ripresa.
Lotto 1358
Paolo III (1534-1549) Scudo d’oro – Munt. 27 AU (g 3,38) RRRR Conio di Leone Leoni. Della serie degli scudi d’oro emessi sotto il pontificato di Paolo III, con al rovescio il San Paolo con libro e spada, questa emissione può essere considerata, con ogni probabilità, come la risposta artistica di Leone Leoni a Benvenuto Cellini. Infatti quest’ultimo artista, che aveva eseguito i conii già per uno scudo simile (documentato dal Vasari), ebbe modo di far valere le sue grandissime qualità incisorie – per quanto riguarda l’oro – solo per questo nominale. Leoni, invece, aveva avuto l’incarico di eseguire i coni per i doppi fiorini di camera con il ritratto del pontefice, eccezionale opera manierista, e per i fiorini di camera con il San Pietro alla pesca recanti l’armetta dello zecchiere Giacomo Balducci. Leoni Leoni subentrò nell’incarico di incisore alla zecca pontificia proprio a Cellini nel 1540. Esaminando l’esemplare sotto il profilo stilistico, in particolar modo il rovescio, nel ritratto di San Paolo volto a destra, ad esempio, risulta ben evidente la torsione del volto che rende netta l’elaborazione ideale della “grande maniera” che l’artista aveva concepito. In questo scudo, pertanto, possiamo indubbiamente scorgere le analogie con i conii noti eseguiti dall’artista-medaglista aretino e, inoltre, va ricordato che l’armetta dello zecchiere presente è la stessa dei fiorini di camera summenzionati. Il CNI elenca un solo numero di questo tipo di scudo e scarsissime risulterebbero le apparizioni in vendita pubblica, andrebbe pertanto considerato di estrema rarità. A renderlo ancora più raro e appetibile contribuisce di sicuro la eccezionale conservazione FDC.
Lotto 1806
Vittorio Emanuele II (1861-1878) 50 Lire 1864 T – Nomisma 846 AU RRRR Minimi graffietti nei campi. Tiratura di 103 esemplari. Una delle monete più rare e ricercate del Regno d’Italia e di sempre maggiore apprezzamento. Nell’asta The New York Sale del 2008 un esemplare FDC realizzò 350.000 dollari più diritti. Quello SPL proposto da Roma Numismatics nel settembre 2013 raggiunse i 240.000 euro mentre un altro esemplare SPL nell’asta della Numismatica Genevensis del novembre 2014 realizzò 250.000 franchi svizzeri più diritti
Lotto 1989
Vittorio Emanuele III (1900-1946) 20 Lire 1910 – Nomisma 1077 AU RRRRR Come noto, gli esemplari datati 1910 furono rifusi a causa di una lieve differenza di titolo. Ne vennero conservati solo 6 esemplari. Con perizia fotografica Muschietti datata Udine, 24 marzo 1960. Nell’asta Negrini 6, 1997 un esemplare FDC ha realizzato 172.500.000 di lire mentre nell’asta Nomisma 55, ha realizzato 130.000 euro più diritti.
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