GLI APPROFONDIMENTI MULTIMEDIALI NELLE SALE ESPOSITIVE DEL MEDAGLIERE DI PALAZZO MASSIMO
Bollettino di Numismatica: Collezione De Sanctis Mangelli di monete romane provinciali Roma, 15 maggio 2015
Si è tenuta venerdì 15 maggio scorso, presso la sala conferenze di Palazzo Massimo alle Terme, la presentazione di due importanti eventi: l’uscita del nuovo numero del «Bollettino di Numismatica» interamente dedicato alla collezione De Sanctis Mangelli di monete provinciali romane e l’illustrazione del nuovo percorso espositivo multimediale “Le monete raccontano…”
Gran parte dell’evento di presentazione è stata dedicata all’importante lavoro di catalogazione intrapreso da Dario Calomino, il quale si è fatto carico della pubblicazione nella sua interezza della collezione De Sanctis Mangelli composta di 3000 monete romane provinciali e acquisita dallo Stato Italiano nel 1930.
Quello uscito oggi è il primo di quattro volumi che compongono questa pubblicazione, importantissima sotto tanti punti di vista, non ultimo il fatto che questa collezione da sola fornisce una enorme base sulla quale lavorare per l’approfondimento del progetto Roman Provincial Coinage (RPC) che sta proseguendo anche con la collaborazione di Dario Calomino, Project Curator del Roman Provincial Coinage Museum presso il British Museum.
Dopo una breve presentazione di Rita Paris, Direttore del Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo, inaugura la serie di interventi del pomeriggio la Dott.ssa Silvana Balbi De Caro, Direttore del «Bollettino di Numismatica» del MiBACT. Nel suo breve intervento incentrato sull’importanza e la peculiarità della moneta e delle raccolte numismatiche, Silvana Balbi De Caro ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra il Poligrafico, rappresentato dal Presidente Domenico Tudini, e il «Bollettino di Numismatica», collaborazione che ha superato i trent’anni e di cui si vedono gli importantissimi frutti. Oggi le pubblicazioni del Bollettino, grazie alle nuove tecnologie, sono indubbiamente molto più accessibili al pubblico rispetto al passato e questo non può che favorire la divulgazione in termini generali della numismatica e dell’eccezionale patrimonio numismatico nostrano. Il ringraziamento della Dott.ssa Balbi De Caro va anche al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella persona di Vittorio Barnato, Dirigente Direzione Centrale Servizi del Tesoro. Grazie al sostegno del Ministero, il Bollettino in oltre trent’anni è riuscito a pubblicare quasi 100 volumi e oggi può vantare due nuove collane on line, “Studi e ricerche” e “Materiali”. Tra gli importanti risultati della collaborazione tra Ministero, Bollettino e Poligrafico, la Dott.ssa Balbi De Caro ha ricordato anche l’implementazione della banca dati “Juno Moneta”.
Nell’intervento a seguire, anche Domenico Tudini, Presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca della Stato, ha tenuto a rimarcare i risultati della collaborazione col Bollettino, cominciata nel 1983 e arrivata oggi allo sviluppo editoriale on line. Vittorio Barnato, Dirigente Direzione Centrale Servizi del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha sottolineato come, in un periodo di forti ristrettezze e di “spending review”, sia assolutamente necessario proseguire nella via intrapresa delle pubblicazioni on line, che significano sostanzialmente, come già ripetuto anche negli interventi precedenti, meno costi e più fruibilità per tutti. Questa nuova tendenza alla “dematerializzazione” interesserà non solo il «Bollettino di Numismatica», ma tutte le riviste dello Stato.
Tornando alla collezione De Sanctis Mangelli e alla sua pubblicazione, è stato in seguito letto un lungo messaggio di saluto di Giovanni Gorini, già Ordinario di Numismatica all’Università di Padova, che non è potuto intervenire a questa presentazione. Dario Calomino, allievo di Gorini a Padova, si è specializzato nella monetazione provinciale e tra i suoi lavori si evidenzia una monografia sulla zecca di Nicopolis; Calomino ha dimostrato una brillante capacità in questo ambito, suscettibile di prospettive di studio future che l’autore stesso sta sviluppando col suo lavoro al British Museum.
Per quanto riguarda la collezione De Sanctis Mangelli di monete provinciali di bronzo, Gorini fa notare come questa sia un classico esempio di collezione dei primi del Novecento, figlio dell’antica tradizione addirittura “umanistica”; la collezione, nello specifico, è la terza del genere pubblicata in Italia ma è di gran lunga la maggiore per ricchezza e completezza dei materiali. Il lavoro di catalogazione di Calomino si dimostra importante anche nella sua parte introduttiva, un approfondimento storico e metodologico sulla monetazione romana provinciale che mancava in lingua italiana.
In seguito Andrew Burnett, già Vicedirettore del British Museum di Londra e Presidente della Royal Numismatic Society, si è addentrato più nello specifico nella descrizione della collezione De Sanctis Mangelli approfondendo un’interessante panoramica storica sulla monetazione provinciale romana. L’acquisizione di questo importantissimo nucleo di monete provinciali, ricorda Burnett, si deve allo zelo dell’allora curatrice del Museo Nazionale romano Secondina Cesano, studiosa di fama internazionale.
Infine, con l’intervento di Gabriella Angeli Bufalini, responsabile del Medagliere del Museo Nazionale Romano, è stata illustrata la nuova forma espositiva, che va sotto il nome di “Le monete raccontano”. A differenza della pubblicazione della collezione De Sanctis Mangelli, rivolta sicuramente ad un pubblico di specialisti, la nuova iniziativa espositiva del Medagliere si rivolge al grande pubblico che quotidianamente frequenta le sale del magnifico Museo Nazionale Romano. In pratica, le vetrine contenenti alcuni eccezionali esemplari della Collezione Reale, al piano seminterrato del Museo, da oggi dispongono di un mezzo molto pratico di visione delle monete; a fianco di ogni vetrina è stato installato un IPad che consente al visitatore, richiamando semplicemente il numero della moneta che interessa, di aprirne la scheda tecnica descrittiva. All’interno della scheda si può ammirare un ottimo ingrandimento fotografico a colori sia del dritto che del rovescio; in più alcuni termini tecnici, spesso imprescindibili nelle descrizioni numismatiche, sono multimediali, cioè cliccabili e rimandano, tramite i link, ad ulteriori approfondimenti che si aprono a cascata, come se si fosse a casa davanti al proprio pc.
Questo nuovo progetto è nato per due motivi. Le sale espositive del medagliere, aperte nel 1998, erano dotate inizialmente di lenti di ingrandimento su ciascuna vetrina che erano azionabili tramite pulsantiere; dopo anni di apertura (12 ore al giorno e 6 giorni su 7) con migliaia di visitatori, tra i quali numerose scolaresche, le lenti si sono irrimediabilmente usurate. Al posto di ripristinare le vecchie lenti si è pensato di installare una nuova strumentazione interattiva, appunto gli IPad. Il secondo motivo è stato dettato dall’osservazione diretta del pubblico. È stato notato come verso la moneta ci sia un grande interesse; il visitatore si sofferma e cerca di capire, tramite l’osservazione, questi oggetti di indubbio fascino. Si è cercato quindi di offrire uno strumento in più che sicuramente non potrà che essere apprezzato.