Da Adriano VI (1521) a Paolo V (1621)
Nel 2017 è uscito il primo volume della serie MIR dedicato alla monetazione papale dalle prime emissioni in età bizantina fino a Leone X, curato da Alessandro Toffanin. Ora l’editore, la Numismatica Varesi di Pavia, presenta già il secondo volume sempre sempre curato da Toffanin. Il periodo esaminato è giusto cent’anni andando dal pontificato di Adriano VI, eletto nel 1521, alla sede vacante seguita alla morte di Paolo V nel 1621. Come noto, l’impostazione del MIR prevede che qui siano rappresentate tutte le zecche attive a nome di quei pontefici. Oltre a quella di Roma, abbiamo perciò descritte le produzioni di Bologna, Ferrara, Avignone e Carpentrasso nonché le zecche marchigiane di Ancona, Fano, Macerata, Montalto, Camerino.
I collezionisti e gli stessi commercianti attendevano con molto interesse questo nuovo volume. La letteratura sull’argomento non è modesta. Testo di riferimento principale è da decenni ormai quello di Francesco Muntoni, catalogo esaustivo e preciso ma con una grave lacuna dal punto di vista commerciale: non presenta le rarità delle monete. Nel corso degli anni molto è stato pubblicato su questa o quella zecca, anche comprendendo rarità e prezzi, ma nulla era stato fatto a livello complessivo. Così l’opera di Toffanin conoscerà senza dubbio un grande successo perché darà una base di valutazione alle monete.
Partiamo proprio dai prezzi ricordando che le valutazioni sono state fatte, come al solito per le pubblicazioni di questa serie MIR, da un valore per la conservazione MB a quello per la conservazione Spl, ogni valutazione commerciale è legata a un grado di rarità. Per le monete della massima rarità giustamente non è stata indicata alcuna valutazione essendo eventualmente formata ex novo quando un esemplare appare sul mercato.
Si deve dire che è stato fatto davvero un lavoro certosino di rielaborazione del CNI e del Muntoni. Da queste due opere sono state tratte le descrizioni e per ogni riferimento del Muntoni sono state indicate rarità e valutazione mercantile. Per fare un esempio, prendiamo il testone di Paolo V con al diritto lo stemma e al rovescio San Paolo seduto di fronte. Questo soggetto si ripete con stemmi leggermente diversi per gli anni di pontificato dal 1611 al 1614. Le varietà vengono descritte dal numero 1544/1 al numero 1544/28. Ogni variante, si ripete, ha una sua valutazione che si va ad abbinare ai riferimenti bibliografici di CNI, Muntoni e Serafini. Un altro significativo esempio potrebbe essere quello del testone di Gregorio XIII per Ancona col ritratto al diritto e al rovescio lo stemma e la leggenda svscipe et valebis essendocene una grande varietà soprattutto per la leggenda del diritto (per punti, cesure, abbreviazioni) tanto che si direbbe che vi sia sotto un metodo di identificazione dei conii. Ebbene, Toffanin elenca puntualmente 10 varianti per quella con globetti sotto il busto (da 1213/1 a 1213/10) e ben 42 (da 1214/1 a 1214/42) per quella che presenta sotto il busto il nome della città.
Un apposito capitolo è dedicato alla monetazione anonima pontificia, che fu piuttosto abbondante nel periodo considerato, in particolare a Bologna.
La consultazione di questo libro è molto semplice, aiutata com’è dalle molte illustrazioni e da ingrandimenti dei particolari utili come sono le armette oppure le forme delle chiavi. Una guida alla consultazione iniziale aiuta il collezionista a seguire i criteri logici e numismatici della classificazione. Con grande impegno e, bisogna ammetterlo, molto coraggio e preparazione, l’autore ha cercato di presentare le monete in ordine cronologico distribuendole tra i vari zecchieri che si sono succeduti nella gestione delle zecche, lasciando sulle monete i loro segni caratteristici come monogrammi o stemmi. Una ampia bibliografia completa l’opera.
È facile pronosticare un grande successo di questo testo. La monetazione pontificia è molto seguita in generale ma il libro interesserà anche a chi segue le monete di particolari città che qui sono tutte elencate. Attendiamo quindi i successivi volumi, forse meno impegnativi dal punto di vista numismatico ma più difficili per l’enorme quantità di tipi e varianti.
Alessandro Toffanin
MONETE ITALIANE REGIONALI STATO PONTIFICIO – Volume II
DA ADRIANO VI (1521) A PAOLO V (1621)
Edizioni Numismatica Varesi
Pavia 2018
pp. 576
17 x 24 cm
120 euro su www.varesi.it