di A. Campana
UBICAZIONE E CENNI STORICI
Pochissimo si sa di questo antico centro, situato tra Kalakte ed Alaisa Archonidea, sul luogo dell’attuale Mistretta. E’ posto sopra una dorsale dei Nebrodi settentrionali, a 950 m.s.m., tra le fiumare di Reitano e di Tusa.
Le prime notizie storiche sicure risalgono agli inizi della prima guerra punica. La città venne assediata dai Romani con tutti i mezzi. Alla fine fu presa, distrutta e gli abitanti in parte massacrati ed in parte condotti in schiavitù. Più tardi fu ricostruita ed ancora assediata ed espugnata dai Romani, evidentemente per la sua posizione strategica.
Dopo la seconda guerra punica divenne civitas decumana e all’epoca del questore Verre doveva avere un certo splendore in quanto fu da questi vessata e spogliata di molte ricchezze . Un fuggevole accenno è contenuto anche in Silio Italico.
Permangono ancora alcune incertezze circa la sua identificazione con l’antica Mytistraton, anche se prevale l’opinione che quest’ultimo centro vada identificato con l’odierna Marianopoli.
Modesti sono i rinvenimenti archeologici, a causa della sovrapposizione del centro abitato moderno, anche se sembra che il sito di Mistretta abbia ospitato fin dall’epoca preistorica uno stanziamento di popolazioni indigene. E’ stata anche proposta una origine fenicia di Amestratos, per il nome stesso della città, che verrebbe connesso con quello della dea Astarte. Infatti è stata osservata una stretta analogia con la voce fenicia am ‘astrt (popolo di Astarte) , ma niente si può dire di certo.
MONETAZIONE
Amestratos coniò due monete di bronzo verso la fine del III secolo a.C., al termine della seconda guerra punica e prima di divenire città decumana.
La moneta di maggiore modulo, n.1, forse una emilitra, reca le immagini dei due figli di Latona, Artemide e Apollo, che sono indiscutibilmente simili a quelle riportate su una moneta coeva diApollonia. Una rappresentazione di Apollo con la cetra si rinviene anche su monete coeve di Alaisa Archonidea e di Kephaloidion, tutte città localizzate sulla costa settentrionale e non lontane da Mistretta, a comprova anche degli stretti legami commerciali tra i suddetti centri.
Dal punto di vista metrologico si suppone che tale moneta fosse emessa per essere compatibile con il semis di piede romano unciale, poi rapidamente svalutato al piede romano semiunciale .
Un esemplare, del peso di g.7,10 è stato rinvenuto a Mistretta, a conferma della localizzazione di Amestratos.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.105 – Febbraio 1997. Da Corpus Nummorum Antiquae Italiae (Zecche minori) di A. Campana. Articolo richiesto da un ns. lettore.
One Comment
Francesco Ribaudo
Grazie!
Francesco