L’amore per la propria terra e per la numismatica traspaiono benissimo in questo libro di Ascanio Vattolo. È infatti dedicato alla terra friulana e in particolare al paese di Buja. Una terra, quella friulana, ricca di storia numismatica che alla numismatica ha dato alcuni tra i maggiori incisori che hanno fatto grande l’Italia.
Il libro non contiene solamente le biografie degli incisori arricchite da materiale iconografico originale e vario, propone anche aneddoti e curiosità di vera storia monetale. Il primo capitolo è una rassegna di notizie, molte curiose, attinenti la monetazione locale. Leggiamo, ad esempio, racconti di falsari, come di colui che stampava e poi “indorava” marenghi, e poi le vicende relative alla cartamoneta emessa sul finire del primo conflitto mondiale dai Comuni di Udine e di Buja.
Sono anche descritte delle medaglie emesse per ricordare avvenimenti locali come l’inaugurazione del Museo di Buja o della locale pieve. Si parla anche delle monete emesse ad Aquileia sia in età romana che medievale, a Gorizia, Latisana, Palmanova, ecc.
Il cuore del libro riguarda però i medaglisti di Buja, paese che, non a caso, ospita un Museo d’arte della medaglia. Su tutti svetta, ovviamente, Pietro Giampaoli, figura che ha lasciato una impronta indelebile nella monetazione italiana del Novecento. Nato a Buja il 13 febbraio 1898, durante la prima guerra mondiale viene catturato e nel campo di prigionia conosce un prigioniero russo abile nell’incisione dei metalli; da lui apprende i primi rudimenti di quel mestiere che lo porterà, con una brillante carriera, a collaborare con la zecca di Roma diventandone capo incisore. Tra le sue tante opere, sia monete che medaglie, svetta quella che forse è il suo capolavoro: le famose 500 lire dette “Caravelle”. Egli lavorò anche per il Vaticano e sue sono, tra l’altro, alcune splendide medaglie per Giovanni XXIII e Paolo VI.
Molto famoso è anche Guerrino Mattia Monassi (1918-1981). Nato anch’esso a Buja, fu autore del 500 lire del 1965 dedicato a Dante Alighieri, del 1.000 lire del 1970 per Roma capitale, del 100 e 500 lire del 1974 per Guglielmo Marconi e del 500 lire del 1975 per Michelangelo.
Se tutti conoscono Pietro Giampaoli e Guerrino Mattia Monassi, pochi sanno che a Buja sono legati altri incisori di medaglie.
Parliamo di Troiano Troiani (1885-1963), Enore Pezzetta (1918-1995), Pietro Galina (1919-2003), Arnaldo Baldassi (1921-2013), Giuseppe Baldassi (1918-1999), Celestino Giampaoli (1912-2007) e Vittorio Giampaoli (1918-1947), fratelli di Pietro.
Ricordiamo ancora Eugenio Driutti, nato a Udine nel 1949, autore dei 50.000 e 100.000 lire del 1993 dedicati alla Banca d’Italia nonché di altre monete celebrative emesse dall’Italia tra gli anni Ottanta e Novanta, e il noto medaglista Piero Monassi.
Oltre a questi, nel libro sono ricordate Annamaria Fanzutto, Rita Covasso, Luigina Osso, Marina Plos, Luca Giampaoli e Marco Giampaoli. Di ognuno di questi autori sono presentati alcuni esempi della loro produzione medaglistica insieme a cenni biografici, commenti artistici e interessante materiale iconografico.
Un terzo capitolo è dedicato a “curiosità numismatiche”, cioè una piccola storia della moneta in cui rientra un po’ di tutto, dalle monete romane a quelle italiane, dalle monete in materiali particolari alle emissioni della Città del Vaticano.
Questo libro sarà particolarmente interessante per i cultori della medaglia d’arte, presentando la produzione di artisti più o meno noti, tutti legati dal denominatore comune della passione per la medaglia e dalla comune origine friulana. Purtroppo al giorno d’oggi la medaglia, come oggetto di committenza privata, sta perdendo sempre più interesse. Eppure ha conosciuto momenti di vera gloria e per trovarli non bisogna andare troppo indietro negli anni, nell’Ottocento o durante il Ventennio. Ancora negli anni Sessanta del Novecento si commissionavano medaglie per i più disparati avvenimenti e le grandi aziende, banche e assicurazioni in primis, le consideravano ancora come doni per i loro clienti. A testimoniare quanto fosse importante quel fenomeno fortunatamente ci sono libri iconograficamente ricchi come questo da cui si può attingere un vastissimo materiale iconografico per formare un giorno una storia della medaglia d’arte italiana del Novecento.
Una parola d’elogio va spesa per la bellissima veste grafica del volume che si presenta interamente a colori con una elegante copertina.
Ascanio Vattolo
MEDAGLISTI FRIULANI
Edizione dell’autore
Buja 2013
pp. 237
21 x 29 cm.
s.i.p.
Per informazioni contattare la redazione di Panorama Numismatico tel: 0549 904012 – info@nomismaweb.it
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