di F. Ceccarelli – da Panorama Numismatico nr. 99/ Luglio 1996 – articolo richiesto da un ns. lettore
La medaglistica indubbiamente presenta ancor oggi da un punto di vista più strettamente scientifico e speculativo, nonostante gli ottimi studi effettuati, molti problemi – soprattutto di identificazione, di datazione e di attribuzione – e molti quesiti tuttora insoluti. Molti autori infatti sono noti magari solo per le loro sigle, rimangono pertanto né più né meno che degli illustri sconosciuti, e molte sono le medaglie non firmare, che spesso costituiscono dei veri e propri rompicapo, con i vari tentativi di attribuzioni basate essenzialmente su analogie di stile, di esecuzione, di soggetto, per non parlare poi dei molti, moltissimi personaggi noti solo per essere stati effigiali o menzionati sulle medaglie.
Ma per venire a problemi e quesiti riguardanti le medaglie più spiccioli e più pratici, anche se per questo non meno importanti, spesso abbiamo sentito l’esigenza di poter conoscere – e credo che questo sia capitato un pò a tutti noi essenzialmente due cose: le tirature e le valutazioni, e come e se le une dipendono dalle altre. Domande come: le medaglie sono sempre comuni oppure ne esistono anche di rare? e in quale misura lo possono essere? in genere sono più o meno rare delle monete? si possono conoscere le tirature delle medaglie? ma quanto costano? sono carissime, tali da essere prerogative di pochi, oppure hanno prezzi accessibili o comunque tali da incoraggiare eventuali nuovi collezionisti? penso che se le siano poste prima o poi e in varia misura un pò tutti i collezionisti.
Iniziamo allora col cercare di renderci conto delle tirature delle medaglie, e quindi della loro eventuale maggiore o minore rarità, con alcune constatazioni e considerazioni generali e poi prendendo in esame alcune medaglie significative dell ‘ 800 del ‘900.