FU GUGLIELMO MARCONI IN PERSONA A CONTRIBURE ALLA COSTRUIRE DELLA PRIMA STAZIONE RADIO DELLO STATO PONTIFICIO NEI GIARDINI VATICANI.
Nei giorni immediatamente successivi alla sottoscrizione degli accordi per il reciproco riconoscimento tra la Santa Sede e il Regno d’Italia (11 febbraio 1929), ancor prima che al Senato e alla Camera dei deputati del Regno si aprisse la discussione parlamentare per l’approvazione dei Patti Lateranensi propedeutica alla solenne ratifica ufficiale (7 giugno 1929), lo Stato della Città del Vaticano iniziò a esaminare e a mettere il campo gli strumenti necessari per il pieno esercizio della propria sovranità nazionale.
Pio XI (Achille Ambrogio Damiano Ratti, 1922-1939) reputava prioritaria l’istituzione di un autonomo servizio postale, telegrafico e radiofonico e già il 23 febbraio diede istruzioni in tal senso al suo consigliere legale, il marchese avvocato Francesco Pacelli (1874-1935), che per discutere di questi argomenti fissò un incontro per il giorno 26 al Ministero delle Comunicazioni del Regno d’Italia.
Il Pontefice riteneva che la Chiesa avesse il dovere di utilizzare i frutti dei più recenti progressi scientifici e le nuove invenzioni in campo tecnologico a supporto dell’evangelizzazione dei popoli e, in particolare, teneva in alta considerazione l’utilizzo dello strumento radiofonico per far giungere direttamente, senza alcuna mediazione, le proprie parole a tutte le genti della terra.
Scarica l’articolo completo Medaglia annuale di Pio XI per la Stazione radio Vaticana tratto da Panorama Numismatico nr.335, gennaio 2018