L’evoluzione della tecnica consente ai moderni falsari di raggiungere un livello qualitativo molto preoccupante, tale da mettere sovente in seria difficoltà i massimi esperti del settore.
La conoscenza delle tecnologie applicabili, compresi i limiti e i difetti ad esse connessi, può essere considerata la prima vera contromisura nel riconoscimento di un falso. Raramente una moneta falsa può essere considerata assolutamente perfetta; solo sapendo che cosa cercare sarà possibile distinguere le deboli tracce di una contraffazione dai naturali segni del tempo.
Con l’ausilio di foto e ingrandimenti, saranno illustrate ai presenti alcune tra le tecniche di falsificazione più utilizzate, saranno evidenziati i principali difetti di produzione e quei dettagli utili al riconoscimento di un falso (bolle di fusione, difetti di “soffiatura”, porosità superficiale) nonché i principali trucchi messi in atto per ingannare il collezionista (le false crepe, la falsa usura, le false patine, le scivolature di conio, ecc.).
Al termine della conferenza sarà possibile osservare dal vivo alcuni esemplari falsi (comprese alcune patine sperimentali) già esposti durante il 32° Convegno di Torino.
Orari e indirizzo: martedì 8 ottobre 2013 alle ore 21 nella sede di via Terraggio 1 a Milano, presso l’Università Popolare (ultimo piano, a destra) raggiungibile con: MM1, MM2, tram 16, 19,20 e 27; autobus 50, 58 e 94. Info: circolonumismaticomilanese@gmail.com
Francesco Lamanna è direttore tecnico presso la Lamanna F.lli srl, azienda che da oltre quarant’anni si occupa di automazione industriale. Ha contribuito attivamente alla crescita del network LaMoneta.it , per mezzo del quale continua tuttora a fare propaganda numismatica tra i giovani. Nel 2007 partecipa all’organizzazione della mostra “Il Volto del Potere” a Vinovo (TO), nel 2009 “La Moneta nell’Antichità” (Novara, Vercelli), nel 2011 “Le Monete dei Savoia” (Novara). Nel 2009, insieme con altri amici numismatici, fonda l’Associazione Culturale Phalantos, di cui è tuttora presidente, per dare vita al prestigioso progetto di digitalizzazione delle monete conservate al Museo Archeologico di Firenze (Progetto “Lorenzo il Magnifico”).