InAsta presenta la sua asta numero 62 che si svolgerà sabato 21 novembre 2015. Il catalogo offre 1404 lotti, dalle monete greche alle moderne, compresi anche lotti di cartamoneta, medaglie e libri.
C’è veramente di tutto, sia per il collezionista esigente sia per quello alle prime armi.
Selezionando tra i lotti da presentare ai nostri lettori abbiamo notato alcune interessanti monete dei Longobardi. Ecco per esempio una anonima longobarda attribuita al secolo VI (lotto 220, stima di 1200 euro).
Passando alle monete straniere, sarebbero numerosi gli Stati rappresentati. Per esempio l’Albania le cui emissioni sono sempre molto ricercate non solo dai collezionisti europei ma anche dagli stessi albanesi che, con l’aumentato benessere economico, stanno riscoprendo le loro tradizioni… numismatiche. Numerose sono anche le monete francesi, russe e spagnole.
Interessanti anche le banconote tra le quali segnaliamo un rarissimo biglietto di stato emesso con decreto 16 luglio 1883 (lotto 574, stima di 750 euro).
Passiamo ora alle monete di zecche italiane. Cominciamo col segnalare un pezzo davvero di grande conservazione: si tratta di una moneta da 8 soldi emessa a Correggio a nome di Siro d’Austria (lotto 636, stima di 2.000 euro). Al diritto si trova un bellissimo ritratto del principe di Correggio in armatura e al rovescio il suo stemma ornato e coronato. Questa moneta è piuttosto rara e si trova in cattivo stato di conservazione mentre l’esemplare offerto da InAsta si distingue, oltre che per la qualità, anche per il ritratto particolarmente ben coniato.
Chi colleziona zecche dei Gonzaga potrà trovare pezzi interessanti per la propria raccolta. Sono infatti rappresentate quasi tutte le zecche minori oltre a Mantova e Casale. Qui vogliamo segnalare una moneta da 8 soldi coniata a nome di Eleonora de’ Medici moglie del duca di Mantova Vincenzo Gonzaga (lotto 683, stima di 1.750 euro). Si tratta di una moneta per il Levante caratterizzata dal doppio stemma, Medici da una parte e Gonzaga dall’altra. È una emissione assai rara, databile probabilmente ai primi anni del Seicento quando questo tipo di monete prese piede tra le zecche italiane.
Sempre per rimanere in ambito mantovano, è sicuramente da segnalare un’altra moneta di grande rarità: il mezzo ducatone datato 1627 di Vincenzo II con al rovescio il cane (lotto 689, stima di 3700 euro).
Dal nord Italia passiamo al sud. Anche di Napoli è presente una bella carrellata di monete. Per i nostri lettori abbiamo selezionato una doppia di Carlo V con al rovescio la Pace che appicca le fiamme ad un cumulo di armi (lotto 752, stima di 5.000 euro). Questo esemplare, particolarmente ben conservato, porta al diritto le iniziali dello zecchiere IBR.
Sempre di Napoli segnaliamo un 15 ducati datato 1854 di grandissima qualità e pertanto indicato come qFDC (lotto 777, stima di 3.400 euro). Sono inoltre offerti anche un 30 ducati del 1852 e un 15 ducati del 1845.
Passiamo ora a Ronciglione di cui è offerta la famosissima madonnina datata 1799 con al rovescio l’incendio della città (lotto 874, stima di 1.500 euro). La moneta è piuttosto rara ma l’esemplare proposto da InAsta è particolarmente interessante per la grande conservazione visto che la maggior parte degli esemplari noti è di qualità piuttosto scarsa.
Sicuramente questo catalogo diventerà un punto di riferimento per i collezionisti per la presenza di una ricca collezione di oselle veneziane formata da ben 174 esemplari messi insieme in decenni di ricerca. Il catalogo ripercorre in una apposita introduzione la storia dell’osella, dal momento della sua introduzione, nell’anno I del doge Antonio Grimani (1521-1523) per arrivare fino alla caduta della Repubblica sotto il doge Ludovico Manin alla fine del Settecento. Si può ben dire che nelle oselle è passata gran parte della storia della Repubblica di Venezia, i suoi trionfi e le sue conquiste ma, di riflesso, anche la sua crisi e il suo declino. Di certo le oselle sono tra le più belle monete veneziane e i collezionisti da sempre se le contendono a suon di rilanci.
La bella collezione proposta da InAsta parte dall’osella dell’anno VIII di Andrea Gritti, cioè il 1530 (lotto 931, stima di 2.100 euro). Numerose le rarità e le bellissime qualità. Citiamo ad esempio la rarissima osella di Sebastiano Venier, doge nel 1577 e 1578 (lotto 950, stima di 3.100 euro). L’osella, datata 1577, rappresenta al rovescio il Redentore che dall’alto osserva e protegge la città.
Anche se a rigore non si tratta di una osella, tradizionalmente si inserisce in questa serie la medaglia datata 1597 di Morosina Morosini, moglie di Marino Grimani. Questa osella è assai rara e per la sua particolare conservazione è stata scelta per la copertina del catalogo (lotto 963, stima di 4.200 euro).
Per il Seicento e il Settecento sono ben poche le oselle che mancano quindi questo catalogo diviene una opportunità unica per i collezionisti specializzati al fine di cercare di completare le loro serie.
Come al solito il catalogo si chiude con prestigiosi pezzi dei Savoia e del Regno d’Italia. Citiamo, ad esempio, le monete da 100 lire con millesimi 1903 e 1905, entrambe in elevatissima conservazione (qFDC/FDC) e quella del 1937 sempre in conservazione assolutamente FDC.
L’asta, come detto, si svolgerà sabato 21 novembre 2015 presso il Grand Hotel di San Marino del centro storico (www.grandhotel.sm, tel. 0549 992400).
Il catalogo è interamente on line sul sito www.inasta.com. Sarà possibile partecipare live da casa su Bid Inside. Informazioni si possono avere, oltre che sul sito, telefonando al numero 0549 970146.
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