Con questo nuovo volume prosegue il progetto di revisione della numismatica siciliana medievale, portato avanti da Alberto D’Andrea in collaborazione prima con Gaetano Faranda ed Elena Vichi (Le monete siciliane dai Bizantini agli Arabi), adesso con Christian Andreani e Domenico Faranda. Questa volta il periodo preso in esame va dall’arrivo dei normanni in Sicilia alla caduta della dominazione angioina (secoli XI-XIII).
L’opera si avvale della prefazione di Mario Maugeri, collezionista e studioso di monete siciliane, noto al grande pubblico numismatico per i suoi numerosi articoli, nonché per il volume Le monete degli Aragonesi in Sicilia.
In apertura troviamo un capitolo introduttivo in cui vengono spiegati nel dettaglio i titoli arabi usati dai regnanti normanni. Nella seconda parte viene inoltre fornito l’elenco delle legende greche e latine usate sulle monete, con relativa traduzione; la trattazione delle legende cufiche e nashki è invece rimandata direttamente alle schede delle singole monete interessate.
Si passa dunque all’esame del periodo normanno, dapprima ripercorrendo le vicende storiche dall’arrivo in Sicilia di Roberto il Guiscardo e Ruggero nel 1061 (chiamati in soccorso dall’emiro di Siracusa Ibn al-Thumnah, in contrasto con l’emiro di Castrogiovanni Ibn al-Hawwas) alla detronizzazione di Guglielmo III nel 1194, successivamente spostando l’attenzione sulla parte prettamente numismatica, con precisi ragguagli sul sistema monetario in uso e sulle diverse riforme messe in atto dai normanni. Ciascuna moneta viene dettagliatamente analizzata in apposite schede, fornendone il disegno e i dati essenziali completi di riferimenti bibliografici.
Per quanto riguarda in generale le kharrube, l’elenco tipologico va integrato con l’importante contributo di Serena Sozzi dal titolo Un ripostiglio di kharrube arabe, normanne e sveve (X sec.-c. 1197), pubblicato sulla Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini, vol. CVII (2006), pp. 171-211.
Per quanto riguarda la monetazione di Gulielmo II (1166-1189), si accenna al fenomeno dei trifollari contromarcati venuto alla luce in questi ultimi anni, riportando le foto di tre esemplari già apparsi in bibliografia e affermando che gli stessi proverrebbero dagli attuali Libano, Israele e Giordania (cfr. tavola XVIII del volume). L’affermazione è importante e merita ulteriori ragguagli.
Segue la trattazione del periodo svevo, anch’esso introdotto da opportuni paragrafi a carattere storico-numismatico. Una dominazione iniziata nel 1194, quando Enrico VI imperatore del Sacro Romano Impero rivendicò con le armi i suoi diritti sulla Sicilia acquisiti per via del matrimonio con Costanza d’Altavilla (figlia di Ruggero II, re di Sicilia), e terminata nel 1266 quando Manfredi di Svevia venne sconfitto e spodestato a Benevento da Carlo d’Angiò; una dominazione che, numismaticamente parlando, ha lasciato uno degli esempi più affascinanti con lo splendido augustale d’oro, anticipatore del gusto rinascimentale. A seguire, il catalogo tipologico delle monete, che include anche le emissioni a nome di Muhammad Ibn Abbad (1220-1222), capo dei musulmani ribelli a Federico II che si erano asserragliati nella Sicilia occidentale dando vita a uno Stato nello Stato.
La terza e ultima parte del libro è dedicata alla parentesi angioina in Sicilia, iniziata nel 1266 con l’arrivo di Carlo d’Angiò e terminata nel 1282 quando il popolo siciliano, stanco dei soprusi e delle angherie del nuovo dominatore, con la segreta collaborazione di Pietro d’Aragona fece strage degli angioini costringendo i superstiti a fuggire dall’isola. Anche il periodo angoino ha lasciato in eredità alla numismatica una delle monete più affascinanti, il reale d’oro, coniato in contrapposizione all’augustale degli odiati precedessori svevi.
Pur non essendo stati realizzati in Sicilia, il volume include anche il saluto d’oro e il saluto d’argento (con le rispettive metà), coniati a Napoli da Carlo d’Angiò negli anni 1278-1285.
La bibliografia e le tavole a colori chiudono il volume, che ha il pregio di consentire al grande pubblico di avvicinarsi alla numismatica medievale siciliana a un prezzo contenuto, fornendo una panoramica tipologica delle emissioni corredata da un listino di valutazioni per esemplari in conservazione BB e SPL.
Alberto D’Andrea
Christian Andreani
Domenico Faranda
LE MONETE SICILIANE DAI NORMANNI AGLI ANGIOINI
Edizioni d’Andrea Castellalto 2013
592 pp.
40 tavole a colori
illustrazioni nel testo in b/n
Allegato prezzario
35 euro