All’imperatore fu riconosciuto l’appellativo di Dacicus Maximus e le vicende della lunga campagna dacica furono immortalate nei bassorilievi della Colonna Traiana, che si può ancora oggi ammirare a Roma nel Foro che porta il nome di Traiano, realizzato dal più grande architetto di quei tempi, Apollodoro di Damasco.
E’ del tempo della campagna dacica la costruzione del famoso ponte sul Danubio che fu considerato un eccezionale gioiello di architettura militare.
Terminata la guerra vittoriosa contro i Daci e consolidati i confini danubiani, Traiano si volse all’Oriente dove ampliò la frontiera dell’impero creando la nuova provincia d’Arabia con capitale Petra.
Per i successivi sette anni Traiano non iniziò importanti imprese militari, ma il suo obiettivo finale era la Parthia, nei cui confronti preparava con cura una definitiva campagna militare che avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte il contrasto secolare tra le due potenze.
Il “pretesto” venne fornito dal regno d’Armenia: i Parti infatti detronizzarono il re Exedare, per insediare su quel trono Partamasiri, un personaggio notoriamente schierato con i Parti, che riportò l’Armenia sotto l’influenza del popolo da sempre nemico di Roma. Ciò avveniva nel 110 d.C. e Traiano mosse le sue armate nel 113. Ma la campagna contro i Parti era stata preparata da tempo e con dovizia di mezzi: i “fatti” di Armenia furono il pretesto che Traiano aspettava.
Era dal tempo di Giulio Cesare che la Parthia costituiva una continua spina nel fianco di Roma ad Oriente. Traiano ritenne che fosse ora giunto il momento di regolare i conti una volta per tutte.
L’offensiva scatenata dai Romani sul fronte armeno portò rapidamente alla sottomissione di questo regno che venne annesso all’impero. Con successive vittoriose operazioni Traiano portò le sue truppe nel cuore dell’impero partico, conquistando la Mesopotamia e le città strategiche di Babilonia, Seleucia, Susa e la stessa capitale Ctesifonte.
Era l’anno 116 e Traiano si preparava a sferrare l’attacco finale contro l’esercito del re Cosroe, fuggito sugli altopiani per organizzare l’ultima resistenza, quando dovette interrompere la sua campagna a causa di una violenta insurrezione degli ebrei stanziati in nord Africa e, soprattutto, in Mesopotamia, motivata dal timore che l’occupazione romana della Parthia potesse nuocere ai loro cospicui interessi in quella regione, dove si erano stabiliti numerosi dopo la “diaspora” conseguente alla distruzione di Gerusalemme e all’assoggettamento della Giudea, avvenute ad opera di Tito non moltissimi anni prima.
Per potersi meglio dedicare alla risoluzione di questo nuovo spinoso problema, l’imperatore giunse ad un compromesso, offrendo la corona del regno dei Parti, peraltro molto ridotto nella sua estensione territoriale, a tale Partamaspate, fedele a Roma ed obbligato a vestire la divisa di comandante romano per sottolineare la posizione di vassallaggio a Roma del nuovo regno.
Traiano arrestò quindi la sua manovra di penetrazione in Oriente, forse anche convinto che Roma avesse fatto il massimo sforzo in quella direzione, e si accinse a ritornare nella capitale certo che i suoi generali avrebbero avuto presto ragione dei ribelli, come di fatto poi avvenne.
Ma sulla strada del ritorno Traiano si ammalò gravemente e, improvvisamente, il 9 agosto del 117, morì a Selinus di Cilicia.
Traiano, cui erano nel frattempo stati conferiti gli appellativi, propri delle sue vittoriose campagne militari, di Germanicus, Dacicus, Parthicus, aveva regnato per diciannove anni, molto amato dai cittadini di ogni estrazione sociale che lo riconobbero sempre come Optimus Princeps: l’appellativo di “Optimus” gli venne anche ufficialmente conferito nel 115.
L’appellativo “Optimo Principi” compare spessissimo, anzi quasi sempre, nelle legende delle monete di Traiano.
Secondo un aneddoto, tramandatoci da Eutropio, ogni nuovo imperatore di Roma veniva salutato con le parole ”Che Tu possa essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano” (felicior Augusto, melior Traiano).
Cronologia delle principali attribuzioni imperiali.
Anno | Trib.Potestas | Consolato | Appellativo |
91 | I | ||
97 | I | Caesar, Germanicus | |
98 | I-II-III | II | Augustus, P M |
99 | III-IIII | P P | |
100 | IIII-V | III | |
101 | V-VI | IIII | |
102 | VI-VII | Dacicus | |
103 | VII-VIII | V | |
104 | VIII-VIIII | ||
105 | VIIII-X | ||
106 | X-XI | ||
107 | XI-XII | ||
108 | XII-XIII | ||
109 | XIII-XIIII | ||
110 | XIIII-XV | ||
111 | XV-XVI | ||
112 | XVI-XVII | VI | |
113 | XVII-XVIII | ||
114 | XVIII-XVIIII | ||
115 | XVIIII-XX | Optimus | |
116 | XX-XXI | Parthicus | |
117 | XXI |
23 Comments
nunzio
Ciao io ho una moneta come quella della Foto 12…quanto me la valutano adesso??? aspetto una vostra risposta
GIUSEPPE SCIò
O COMPRATO 415 BRONZI ROMANI TRA I QUALI MONETE DI TRAIANO SIA D.ARGENTO E SIA PICCOLE CHE GRANDI PUOI DARMI UNA DRITTA DEL LORO VALORE – le monete erano sporche quando mi sono state vendute
admin
Gentile Signore, le consigliamo di rivolgersi a un perito numismatico o ad una casa d’asta, come Nomisma – tel 0549 904012 in orari di ufficio.
nicola
ciao a tutti tanto per informavi, ho gelosamente custodito tra le mie cose….una moneta di bronzo risalente all’imperatore traiano.
Da una ricerca fatta, ho notato che la mia moneta non figura da nessuna parte…..
enzo
ho una moneta come la figura 17 quanto è valutata oggi? E dove posso rivolgermi per venderla? Grazie
Massimo Bosi
Gent.mo lettore, le consigliamo di rivolgersi a un perito numismatico o ad una casa d’asta, come Nomisma – info@nomismaweb.com o tel. 0549 904012 in orari di ufficio.
seste66
buongiorno,potreste dirmi x favore il significato delle parole “fort red”,grazie
LOREDANA
io posseggo una moneta come quella della foto 1.1 vorrei venderla quanto puo’ valere?
LOREDANA
io posseggo una moneta come quella della foto 11 vorrei venderla quanto puo’ valere?
DOMENICO
Buonasera,posseggo 2 monete come quella della foto 17 , con un particolare , sul retro della moneta vi e’ scritto “pincipi” e non principi.Potrei sapere quanto possono valere? Saluti.
Antonio
Ciao, io ho conservato molte delle mie lire, e tra di queste ho trovato una moneta romana uguale a quella della foto 12…se la vendo, quanto può valere?
Nikola
Ciao io ho una moneta come quella della Foto 20!!!
quanto me la valutano adesso??? aspetto una vostra risposta
domenico
Salve ho una moneta dell imperatore traiano. Raffigurante l imperatore da un lato. e un ponte con una barca che lo attraverserà. Sapete dirmi quanto vale?
Massimo Bosi
Approfittiamo della domanda per ribadire a tutti i lettori che qui non valutiamo, compriamo, trattiamo commercialmente in alcun modo monete.
Giancarlo
Buona serata: sito Web interessante, comprensibile e ben strutturato.-
Gradirei ricevere le Vostre e-mail di aggiornamento, in quanto interessato alla Numismatica
in generale, con particolare riguardo alla Greco – Romana.-
Cordialità
dott. Giancarlo Bordinazzo
Massimo Bosi
Grazie!
nicola
ciao,io ho una moneta quella della foto 17.potrei sapere quanto possono valere?SALUTI.
malgonik
Ciao,sono in possesso di una moneta identica a quella della foto 12,gradirei sapere se possibile a quanto ammonta oggi il suo valore. Ringrazio anticipatamente per l’informazione che vorrete gentilmente inviarmi al mio indirizzo e-mail.!
pietro
salve ho una moneta del numero 12 quanto varrebbe oggi
sante albanese
Ho una moneta come la figura 12. Come faccio a venderla e quanto vale oggi? Grazie
Elena
Possiedo moneta fig.12 Vorrei venderla grazie
Fabio
ho una moneta con traiano che assomiglia alla foto 11.
la parte dietro sembra leggermente diversa in alcuni punti.
attendo una risposta, grazie.
massimo
vorrei sapere se è possibile sapere se vale qualcosa la mia moneta romana TRAIANO IN BRONZO O RAME